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A Sei Nazioni 2022 terminato approfondiamo lo stato attuale dell’Italia. Gli azzurri si sono presentati al torneo con una squadra giovanissima, capitanata da un giovane Michele Lamaro e guidata da un nuovo tecnico, il neozelandese Kieran Crowley. Era dunque immaginabile aspettarsi un torneo ancora più difficile per i nostri proprio per il cambio generazionale e dei leaders, difficile come difficili sono stati i 7 anni senza vittorie, un tempo lunghissimo.

 

La prima vittoria di Kieran Crowley nel 6 Nazioni come allenatore dell'Italia non è arrivata senza difficoltà. L’Italia ha iniziato con la trasferta in Francia senza però sfigurare, francesi sicuramente superiori ma azzurri bravi a rimanere in partita quasi fino alla fine (37-10). Poi viene toccato il fondo con le sconfitte schiaccianti con Inghilterra (0-33) e Irlanda (57-6), la seconda malauguratamente in 13 uomini per quasi tutta la partita con il dato dei 22 secondi totali nel 22 irlandesi che può riassumere il match. Poi un’altra sconfitta, quella interna con la Scozia (33-22), forse quella che ha fatto più male perché contro un avversario sicuramente più alla porta rispetto alle prime tre. Poi a Cardiff finalmente la gioia della vittoria al termine di una gara giocata alla pari del Galles, sia fisicamente che tatticamente, a fare la differenza per noi una serie di guizzi del piccolo esordiente Ange Capuozzo, in meta due volte all’esordio con la Scozia come a rendere meno amara la sconfitta, e poi star della serata grazie al lampo finale: buco più assist per la meta della vittoria di Edoardo Padovani. Si è fermata a 36 la serie di sconfitte consecutive nel 6 Nazioni, successo che ha placato le polemiche “sull’Italia fuori dal 6 Nazioni, dentro il Sudafrica” e ha dato entusiasmo agli appassionai della palla ovale italiani e di tutto il mondo.

 

Il lavoro per presentarsi semper più competitivi alla Coppa del Mondo di rugby del 2023 è iniziato e i segnali sono buoni.

 

Come detto l’Italia dispone di una rosa di giovani giocatori grezzi che sono migliorati con il progredire del Sei Nazioni: pensiamo all’astro nascente Tommaso Menoncello, a Michele Lamaro con il suo record di 86 placcaggi in 5 partite, al coraggioso Giovanni Pettinelli, a Leonardo Marin e ovviamente al piccoletto originario di Napoli Ange Capuozzo, estremo del Grenoble. Non dimentichiamo però i vari Paolo Garbisi, Varney, al buon impatto del numero 8 Toa Halafihi, l’esordio positivo del tallonatore Nicotera..

 

Il capitano Michele Lamaro è stato superbo, un flanker che ha messo a segno 86 placcaggi in 377 minuti giocati.

 

La vittoria di Cardiff non deve rimanere un episodio isolato, i tifosi italiani non possono resistere altri 7 anni per una nuova vittoria. La strada è lunga ma i buoni risultati di Benetton, dei giovani dell’Italia U20 e il plus che possono portare i giocatori che militano all’estero come Jake Polledri (sulla via del rientro), Pietro Ceccarelli, Marco Fuser, Federico Mori e lo stesso Paolo Garbisi aiuteranno questa Italia. Ci vediamo ai test match di luglio quando sicuramente Crowley e il suo staff potranno visionare altri nuovi talenti dell’Italia Emergenti.

 

 

 

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