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Un inizio non promettente, non come quello di quattro anni fa, quando la squadra dell'allora head coach Carlo Napolitano vinse contro il Galles al Millennium Stadium.

Adesso le cose sono cambiate, anche lo scenario di questa Rugby League World Cup è senza dubbio più opprimente, afoso e problematico di quello di casa nostra. A Cairns, nel Queensland, gli Azzurri non danno vita al gioco che avrebbero dovuto impostare, sono troppo deboli e lascivi in difesa, e permettono all'Irlanda di marcare in ogni occasione. Inutile dare la colpa al clima, perchè neanche gli irlandesi sono abituati all'afosa estate australiana. I problemi si avvertono già nel primo tempo, dopo appena 3 minuti, quando i Verdi vanno a segno con Liam Kay, subito dopo arriva la meta di George King e nuovamente Kay al 30'. L'Italia si sveglia grazie a Justin Castellaro (classe 1990, 188 cm per 92 kg, originario proprio del Queensland) che va a marcare la prima meta Azzurra. 

Nella ripresa la squadra di Ciraldo si fa vedere, torna più determinata, e va a segno con Nathan Milone (altro italo-australiano, di Sydney) ma è solo un fuoco di paglia. L'Irlanda va a marcare con Amor, Morgan e Scarsbrook. Finisce 36-12.

Insomma un inizio non buono, che obbligherà l'Italia a dover compiere un mezzo miracolo contro i figiani, tecnicamente più preparati dei nostri in tale disciplina.

 

tabellino: 3' mt. Kay tr. Finn (6-0), 10' mt. King tr. Finn (12-0), 18' c.p. Finn (14-0), 30' mt. Kay tr. Finn (20-0), 38' mt. Castellaro tr. Mantellato (20-6), 47' mt. Milone tr. Mantellato (20-12), 55' mt. Amor tr. Finn (26-12), 60' mt. Morgan tr. Finn (32-12), 79' mt. Scarsbrook (36-12) 

IRLANDA: 1 Grix, 2 McDonnell, 3 Chamberlain, 4 Morgan, 5 Kay, 6 Pewahirangi, 7 Finn, 8 Singleton, 9 Mcllorum, 10 Amor, 11 Scarsbrook, 12 Roberts, 13 King

ITALIA: 1 Tedesco, 2 Cerruto, 3 Castellaro, 4 Milone, 5 Mantellato, 6 Ghietti, 7 Johns, 8 Vaughan, 9 Wilkie, 10 Alvaro, 11 Riethmueller, 12 Minichiello, 13 Brown

 

Foto Twitter @ITALIA_RLXIII