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Owen Farrell - foto Six Nations
Owen Farrell - foto Six Nations

Dopo Jonathan Sexton e Zander Fagerson graziato anche Owen Farrell. L'obiettivo di chi gestisce le sorti del rugby sembra chiaro, e comprensibile. Nessuna stella deve saltare la Coppa del mondo a causa delle sanzioni inflitte dagli arbitri per l'inasprimento delle regole sui placcaggi alti o per altre motivazioni. Va letta così la sentenza della commissione disciplinare indipendente emessa il giorno di Ferragosto sul mediano d'apertura dell'Inghilterra.

 

NIENTE ROSSO - Farrell ha subito un cartellino giallo, poi tramutato in rosso con la nuova procedura della "Bunker review", per un placcaggio spalla contro testa a Taine Basham in Inghilterra-Galles 19-17. La commissione indipendente delle Summer Nations Series (3 giudici australiani) ha derubricato il fallo a causa del cambio di direzione della corsa di Basham a seguito del tentativo di placcaggio di Ellis Genge. E' questo cambio di direzione ad aver reso pericoloso il placcaggio di Farrell, che non ha potuto evitare l'impatto. Il cartellino non doveva essere commutato da giallo a rosso. E' stato un errore del giudice della "Bunker review".

 

I PRECEDENTI - A seguito di tale decisione nessuna squalifica è stata comminata al giocatore e il suo Mondiale è salvo. Come era già capitano a Sexton per le offese agli arbitri durante la finale di Champions Cup La Rochelle-Leinster (3 settimane di squalifica che scadono alla vigilia della Coppa del mondo) e Fagerson per l'entrata irregolare in ruck in Scozia-Francia (4 turni ridotti a 2 se segue un corso di aggiornamento sui placcaggi pericolosi, sarà in campo alla prima partita iridata). La sentenza su Farrell sta facendo discutere, con reazioni negative per la clemenza mostrata a un giocatore già squalificato 8 turni in passato per placcaggi pericolosi in gare di Premiership. Abbinata alle altre due fa pensare inoltre a un disegno più ampio per salvare le stelle del Mondiale.