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Posso confessare abbastanza tranquillamente la mia ignoranza, conoscevo poco, potrei dire anche molto poco la storia di Memo Geremia. Il libro di Giorgio Sbrocco è arrivato come manna dal cielo, l’ho letto con grande curiosità e attenzione scoprendo un storia affascinante e forse senza tempo.

“Nel segno di Memo”, mai un titolo avrebbe potuto essere più azzeccato per far capire già da subito l’importanza della figura di Memo Geremia e l’influenza che ha avuto nella crescita del Petrarca ma anche nella vita della città di Padova.

Leggendo le pagine del libro di Sbrocco si capisce quanto fosse forte l’interconnessione tra le maglie nere del Petrarca, la città e per un lungo periodo con i Gesuiti del collegio Antonianum. A tirare le fila proprio Geremia, animato da un profondo amore per il rugby, il Petrarca (probabilmente non nell’ordine di citazione) e per una vera e propria “missione” volta a formare generazioni di giovani allo sport ma soprattutto a forgiarli per la vita.

“Idee chiare. Semplici. Su come si amministra un’azienda: rispettando le leggi; su come si producono profitti: lavorando sodo; su come ottenere il massimo dagli altri: con l’esempio; su come veicolare all’esterno messaggi forti, idee guida. Non proprio per educare. Ma quasi. In cima a tutto: il concetto di istituzione come l’immagine plastica della solidità. Unica, forte, coesa”.

Le attestazioni di quanto fosse forte il suo carisma, di quanto fosse valido il suo insegnamento, della grandissima valenza sociale del suo operato, insomma il suo vero e proprio testamento ci arriva dalle parole di stima e dai racconti del “suo capitano” Roberto Luise

“La sua capacità di tessere reti fittissime e smisurate di relazioni personali di cui manteneva la costante gestione diretta, poco delegando ad altri in tema di rapporti strategici e funzionali al raggiungimento degli scopi prefissati, fanno della sua “regia” un’assoluta eccellenza nel settore della dirigenza sportiva. Memo Geremia resterà un caso unico nella storia dell’associazionismo italiano. La sua eredità è il gioiello della Guizza. Un regalo alla città e ai giovani amanti dello sport”

e del suo successore alla guida del Petrarca Franco Valier

“In tutti i passaggi della mia vita lavorativa Memo Geremia ebbe un qualche ruolo. Di norma molto defilato e contenuto nei modi. Uscì allo scoperto con me solo quando sentì la necessità di passare a qualcun altro il testimone che, a causa della malattia…..sono stati in molti a “informarmi” che, prima di proporre la presidenza a me, Memo si era rivolto a loro…..e il mio nome era all’ottavo posto fra quelli ai quali il signor Geremia pensava fosse plausibile e sensato affidare la guida della sua creatura. Un buon piazzamento. Comunque un onore essere stato fra i suoi primi dieci”.

ma anche dello storico sindaco rosso Flavio Zanonato

“I soldi pubblici, pochi in verità, che il Comune di Padova destinò in quegli anni al sostegno dell’attività del Centro sportivo che oggi porta il suo nome, mi sento di dire che sono stati fra i meglio spesi della mia esperienza di sindaco e di amministratore pubblico” e soprattutto “Uomini come Memo, imprenditori come Memo, hanno segnato la via e indicato a un’intera generazione di operatori economici la strada da seguire. Quella di un mecenatismo illuminato e disinteressato, basato sulla convinzione che quanto fatto di buono in favore e in sostegno all’esistente, sia destinato a ritornare, prima o poi, sotto forma di valore aggiunto e di contributo fattivo al bene comune dell’intera società”.

Non ho potuto esimermi dal condividere degli stralci del libro e delle dichiarazioni di chi l’ha conosciuto così bene, forse le loro parole danno la cifra della persona mentre il centro sportivo Memo Geremia alla Guizza è la sua eredità materiale alla città, al Petrarca e al Rugby.

Un grazie doveroso va a Giorgio Sbrocco per averci regalato questa testimonianza quanto mai importante soprattutto in questo periodo complicato, testimonianza da seguire e fare propria.

Un consiglio? Compratelo e leggetelo, ne vale davvero la pena.

Il consiglio migliore? Arrivare agli appuntamenti con 10 minuti di anticipo e tenere sempre fede agli impegni presi, cose semplici che forse rivelano tanto della personalità!

 

 

Il libro verrà presentato mercoledì 18 maggio alle 19.30 presso il Centro Sportivo Geremia in via Gozzano 64 a Padova.

"Nel Segno di Memo", Giorgio Sbrocco, Cleup, 120 pag., 12 euro