Sei Nazioni: Il vento del rugby è cambiato di nuovo, vince chi ha più possesso

Il vento del rugby è cambiato di nuovo, rispetto a qualche stagione fa. E chi dice che questo è un rugby dominato dalla difese dimostra poca attenzione alle novità in corso.
Nella prima giornata del Sei Nazioni 2015 a dominare il gioco e a vincere le tre partite sono state le squadre che hanno ha avuto più possesso: lIrlanda, oltre il 63% contro lItalia, la Francia, 60%, nel secondo tempo contro la Scozia, mentre Inghilterra e Galles sostanzialmente sono state pari (52% vs 48% a favore dei padroni di casa) ma con un netto predominio territoriale degli inglesi nella ripresa (58%) e numeri tutti a favore della squadra in maglia bianca per quanto riguarda ruck, maul, palloni vinti in campo aperto e nei 22 avversari.
E un bel capovolgimento rispetto a due o tre stagioni fa, quando gli All Blacks, o lAustralia, lasciavano il possesso allaltra squadra, per poi pressarla con la difesa, prosciugandone le opportunità dattacco.
Ora chi ha il pallone lo cede con molta cautela, nellipotesi, nemmeno tanto nuova che chi difende alla fine si stanca più di chi attacca.
Nel match tra Italia e Irlanda molti hanno messo in discussione, giustamente, la touche azzurra. Ma i padroni di casa hanno perso solo due rimesse laterali in più rispetto ai verdi. La differenza è stata tutta invece nella capacità delle due squadre di utilizzo della palla e di conservazione del possesso. Il che ha costretto i nostri a oltre 225 placcaggi, contro i soli 100 degli irlandesi.
Un bombardamento il cui premio è stato il giallo a Ghiraldini: durante lassenza del tallonatore dei Tigers, lIrlanda ha messo a segno le due mete che hanno deciso il match.
Il problema vero dunque del rugby moderno resta quello dellattacco: martellante fino allasfissia quello irlandese, anche se contro avversarie più dotate servirà maggiore qualità. Poco efficace quello gallese, che mai a parte la meta di Webb, è riuscito a creare pericoli per lInghilterra. Eccellente invece quello inglese, che in più occasioni, è arrivato a un passo dalla marcatura, mostrando capacità di sfondare le linee avversarie col gioco al piede (Ford e Brown, questultimo in occasione della meta di Watson), lestro di Joseph, la forza degli avanti.
La Francia si è affidata a un possesso tradizionale e al piede di Lopez: ha conquistato più palloni, ha costretto la Scozia ad andare più spesso in touche e ha fatto affidamento sullindisciplina degli avversari.
Di Gianluca Barca - Allrugby mensile
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Foto Elena Barbini