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E’ morto ieri a 77 anni, dopo una lunga malattia, Gilberto Benetton. Con i fratelli Luciano, Giuliana e Carlo aveva fondato nei primi anni sessanta un’industria tessile presto diventata un impero economico a Treviso, in Veneto e in tutta Italia: oltre 6.000 negozi in 120 paesi nel mondo, più di 8.000 i dipendenti.

La famiglia Benetton ha investito molto nello sport: nell’automobilismo, nel rugby, nel basket e nel volley tanto che, grazie ai titoli ottenuti, Treviso è stata nominata Città europea dello Sport nel 2011.

Dal 1979 l’ingresso nella società poi diventata Benetton Rugby. Gli All Blacks John Kirwan e Craig Green erano solo alcuni dei grandi campioni che hanno vestito il bianco verde.

Nella bacheca del Monigo 13 scudetti, 3 Coppe Italia e 2 Supercoppe italiane.

Dal 2011 l’addio al basket e al volley mantenendo gli investimenti nel rugby e nella Ghirada, centro sportivo nato proprio da un’idea di Gilberto Benetton nel 1988.

Le parole di Gilberto Benetton, uno degli imprenditori più importanti d’Italia e, secondo Forbes, il 12° uomo più ricco dello stivale:

“Da genitore, adesso da nonno, agevolo sempre un bambino che vuole iniziare a fare sport. In particolare modo allo sport di squadra e il rugby è uno sport magico per essere coinvolti in una squadra. E’ uno sport di sacrificio, è uno sport in cui le prendi e le dai…”

“Privilegiamo il movimento dei giovani, abbiamo abbandonato la pallavolo e la pallacanestro perché abbiamo capito che ormai di sociale è rimasto ben poco nelle squadre professionistiche. Si pensa solo a investire un sacco di soldi nei giocatori internazionali e il sociale viene abbandonato. L’interesse del pubblico era molto limitato quindi intendiamo sviluppare sempre di più la Ghirada, questo centro sportivo che coinvolge principalmente i giovani e il rugby.”

L’intervista a Gilberto Benetton datata 2011: