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Tre mete all'Inghilterra, nelle precedenti 20 partite, l'Italia le aveva segnate solo una volta, nel novembre 1996, 21-54. Ma quello che colpisce di più della partita di sabato è che gli Azzurri hanno bucato la difesa inglese la bellezza di otto volte, esattamente quanto era riuscita fare l'Australia di Folau, Tomua, Ashley-Cooper lo scorso autunno.  

Inghilterra certamente pigra in difesa, ma Italia decisamente ardita in attacco, con un problema, non da poco: almeno tre delle sei mete inglesi sono arrivate da turn over, cioè da palloni rubati dai padroni di casa su tentativi di attacco dell'Italia. E' l'equilibrio di cui ha parlato anche Brunel, giocando di più, rischiando di piú, ci si espone ai possibili contrattacchi avversari. Contro l'Irlanda un approccio più conservativo aveva permesso di limitare  a sole due mete il passivo, ma in attacco, come sottolineato da Sergio Parisse, gli Azzurri, all'Olimpico, erano stati "zero".

Masi, Morisi e perfino Bisegni, nel breve tempo in cui stato in campo, hanno tutti bucato la difesa inglese, impenetrabile contro il Galles.

Ora il problema è evitare che, palla in mano, i nostri offrano troppe opportunitá alla squadra avversaria, il che vuol dire non farsi isolare e perdere il pallone come è accaduto contro l'Inghilterra. Contro il Galles, la Scozia ha segnato con Hogg con un pallone rubato all'attacco gallese: gli scozzesi stanno imparando molto bene la transizione tra difesa e attacco, la formula da cui sembra ora scaturire il maggior numero di mete a livello internazionale. Il match di Murrayfield, tra due settimane, dirá se l'Italia è stata in grado di capitalizzare la buona prova di Twickenham e se la Scozia é stata semplicemente sfortunata nelle prima due giornate del torneo o se ai blu manca ancora qualche cosa per essere grande.

L'Irlanda, infine, ha capitalizzato al meglio contro la Francia il ritorno in campo di Jonny Sexton. Una grave scorrettezza di Pape, però, ha praticamente tolto dai giochi per il resto del Sei Nazioni, Jamie Heaslip. Il prossimo turno prevede le sfide tra Galles e Francia e tra Irlanda e Inghilterra. A quel punto sapremo probabilmente chi non potrá più vincere il torneo, mentre per indovinare il vincitore forse ci vorrá ancora un po'.

 Di Gianluca Barca - Allrugby mensile

 

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