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Domenica a Polgenico, in provincia di Pordenone, si giocava il match tra i padroni di casa del Pedemontana Livenza e gli ospiti Grifoni Oderzo Cadetta. Tra le due squadre, inserite nel Girone 3 di Serie C2 Veneto, c’è sempre stata una grande rivalità.
Verso la metà del secondo tempo viene giocata una mischia chiusa, le due prime linee crollano, l'arbitro fischia una punizione a favore dei friulani padroni di casa ma, quando le prime linee si rialzano, il pilone del Livenza Marco Chesani resta a terra sanguinante. Il sangue copre l’orecchio e il collo del giocatore a cui, inoltre, manca una parte del lobo dell'orecchio destro. Subito soccorso dal medico di campo il giocatore è trasportato all'ospedale di Pordenone non prima però di aver recuperato il lembo di orecchio rimasto a terra sul campo da rugby.

I medici del reparto di microchirurgia dell’ospedale di Pordenone sono riusciti a riattaccare il lobo a Chesani con 20 punti di sutura. “Ho sentito il morso - sostiene Chesani dal Gazzettino - sono deciso ad andare fino in fondo. Il responsabile merita di essere radiato”.

Chesani, 34 anni, esperto pilone del Pedemontana Livenza, è pronto ad usare la prova video per andare a fondo della questione. Il morso, come le dita negli occhi o lo stamping al volto, sono i gesti maggiormente puniti dal Giudice Sportivo. 

Il match è poi proseguito regolarmente ed è terminato in pareggio (10-10).

 

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