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Una prima giornata di World Rugby U20 Championship densa di emozione ci ha regalato del buon rugby, spettacolo, un'ottima atmosfera e alcune certezze All Blacks e Inghilterra Junior.

Inghilterra-Giappone

Disarmante la fisicità dei Campioni del Mondo che sembrano dei giocatori seniores e gran parte delle volte si muovono e giocano come dei seniores. Tant'è che hanno chiuso la pratica Giappone nel primo tempo marcando ben 7 mete, il secondo tempo ha visto salire di tono un volenteroso Giappone che sino allo scadere stava pareggiando 7-7. Ben strutturato, con un buon gioco alla mano, il Giappone è stato in grado di resistere sempre al primo placcaggio inglese ed ha imbastito buone trame offensive. Un campanello d'allarme per l' Italia che, verosimilmente, se la vedrà con i nipponici per la permanenza nel Championship.

Irlanda-Argentina

Gli Irish hanno avuto ragione solo a tempo scaduto dei Pumitas che hanno giocato con orgoglio e dedizione contro un' avversario forse più forte e strutturato segnando, però, l'unica meta del match.

Australia-Samoa

Sempre avanti, i Wallabies Junior hanno preso l'importante punto di bonus contro dei fisici samoani che hanno più volte tentato l' aggancio. Stella del match il capitano wallaby Andrew Kellaway che ha segnato una gran meta, la sua 11ma nelle due competizioni alle quali ha preso parte, RECORD ASSOLUTO!!!

All Blacks-Scozia

La partenza shock non ha stoppato i Baby Blacks che hanno messo in campo la classe e il differente ritmo di giocatori che militano in SuperRugby, su tutti Tevita Li, autore di una strepitosa meta personale, e Akira Ioane, flanker 19nne in forza ai Blues, un vero grande prospetto per il futuro.

I Junior All Blacks sono usciti tra gli applausi del pubblico di Parma.

 

Foto Elena Barbini riproduzione riservata

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