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Sono nati a meno di un’ora di macchina l’uno dall’altro, Pasquale Presutti a Trasacco, nel cuore della Marsica, Vincenzo Troiani, qualche anno dopo, nella città capoluogo di regione. Domenica saranno in panchina a Parma (domenica ore 17.00) in occasione della finale fra Firenze e L’Aquila che assegnerà l’unico posto disponibile nel campionato di Eccellenza 2017-2018. Intervista incrociata alla vigilia di una sfida che i pronostici assegnano ai toscani.

ï         Quali sono le caratteristiche che più ammirate del vostro prossimo avversario in finale?

Troiani – La generale competenza tecnica e l’attitudine alla lotta. Firenze è una squadra completa, la meglio attrezzata delle quattro semifinaliste per il salto di categoria. Mi piace pensare che domenica, chiunque vinca, avrà portato a termine un’annata davvero speciale. Io e Pasquale siamo amici veri, oltre che conterranei, chiunque avrà la meglio avrà la conferma del rispetto dell’altro.

Presutti  - Carattere, determinazione, voglie di emergere. L’Aquila è una squadra a immagine e somiglianza della gente che rappresenta. In campo non mollano mai, e rispetto a inizio stagione li ho visti molto migliorati.

ï         Quale reparto tenete maggiormente del vostro avversario?

Troiani – La punta di diamante di Firenze è la mediana. Loro sono forti in tutti i ruoli, ma l’accoppiata 9-10 è davvero super.

Presutti – Il pacchetto degli avanti. Hanno giocatori solidi ed efficaci nelle fasi statiche ma al tempo stesso capaci di alimentare l’azione negli spazi allargati.

ï        Per il match di Parma quali condizioni meteo gradireste trovare?

Troiani – Spero in una giornata soleggiata ma con temperatura meno canicolari di quelle che abbiamo avuto a Padova sette giorni fa.

Presutti – Spero non piova. Parlo per me! Mi piace seguire la partita in piedi e, potendo, fare quattro passi nei pressi della panchina. Odio gli ombrelli, e l’idea di una finale seguita da seduto sotto la copertura della panchina… Meglio cento volte il sole!

ï        L’arbitro sarà determinante?

Troiani – Solo se saranno le circostanze a richiederlo. Io conto molto su una designazione nel segno della comprovata capacità gestionale della gara. Un nome? Vivarini da Padova, lo considero un arbitro di alto profilo, consistente, lineare e chiaro.

Presutti - Solo nel caso in cui i giocatori in campo non giochino nel rispetto delle regole o ritengano che la strada per la vittoria possa passare per qualche furbata ai limiti del lecito. Ultimamente ho visto tanti buoni giovani col fischietto arbitrare davvero bene. Penso che ci dirigerà un elemento esperto.

ï        In caso di vittoria, di quanti nuovi innesti avrà bisogno la vostra squadra per l’Eccellenza?

Troiani – La nostra rosa è tutta confermata, comunque vadano le cose domenica, per un altro anno. Rinforzi? In linea puramente teorica direi 5. L’Aquila è squadra con l’età media sotto i 23 anni… In Eccellenza serve roba tosta!

Presutti - La nostra non è mai stata una rosa particolarmente abbondante. A occhio e croce, direi 4, forse 5 elementi di peso e qualità, da mettere davanti. Firenze è una città bellissima, speciale, conto sul suo appeal per attirare buoni giocatori …

ï        Ma è più difficile salire dalla serie A o salvarsi in Eccellenza?

Troiani – Salvarsi in Eccellenza. Io sono fra quanti auspicano un'Eccellenza a 12 squadre, dove retrocedere sarà più “facile” e ci saranno meno pause. Un campionato spezzettato rischia l’invisibilità…

Presutti – Con l’attuale formula è meno complicato salvarsi in Eccellenza. Se però il campionato fosse a 12 con due retrocessioni e due salite dalla A…

ï        A Parma schiererete la formazione tipo?

Troiani – Stessa formazione di Padova con il Valsugana o quasi. C’è un problema intestinale che contiamo di risolvere in tempo.

Presutti – La stessa della semifinale con Verona. L’unico dubbio riguarda Furia, si è infortunato in allenamento e stiamo cercando di recuperarlo.

ï         A proposito di Eccellenza, la finale scudetto sarà?

Troiani – Calvisano v Rovigo se questo gioco ha ancora una sua logica.

Presutti - Calvisano v Rovigo, ahimè. Avevo sperato di vederci arrivare il mio Petrarca, ma dopo gara 1 la strada è davvero tanto in salita.

ï        E lo scudetto andrà a?

Troiani – Calvisano, per la ragione sopra esposta.

Presutti – Calvisano. Per quanto ha fatto vedere in stagione regolare lo merita ampiamente.

ï        Un voto alla stagione della vostra squadra alla vigilia del match finale.

Troiani – L’Aquila è una squadra che ha visto da vicino il baratro. In campo e fuori. A gennaio, quando alcuni giocatori hanno chiesto di poter tornare a casa. Non riuscivano più a vivere nel terrore di altre scosse di terremoto. Poi la corrente tagliata a 10 appartamenti di giocatori. Ognuno di noi ha adottato un compagno di squadra e l’ha ospitato, a Padova, quando abbiamo incassato la terza meta al 40’ e siamo andati al riposo 5-21. Qualcuno la chiama appartenenza. Noi sappiamo come è fatto un baratro. È che a forza di salvare la pelle a un millimetro dal salto nel vuoto ci siamo ritrovati a disputare una finale cui mai avevamo pensato nel corso della stagione. Ma dal momento che a Parma ci dobbiamo andare… Il voto? Dieci. Per la lode: aspettiamo!

Presutti – Quando sono arrivato a Firenze ho presentato un piano di sviluppo che prevedeva il tentativo di salita in Eccellenza dopo 2 – 3 anni. Fatti due conti siamo nei tempi stabiliti. Sufficienza ampia e meritata.