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Salve! Non proprio fuori pericolo ma, come recitano certi bollettini medici, emessi a margine di decorsi post operatori più o meno eccellenti, la situazione è stabile. Il malato si chiama Zebre, e proprio guarito-guarito in verità non è. Non è deceduto. La nuova presidente, Cosetta Falavigna, erede da poco più di 24 ore del dimissionario Stefano Pagliarini ha intrapreso la strada del “concordato in bianco”, procedura nota agli operatori del ramo fallimenti/liquidazioni, in forza della quale, tecnicismi da tribunale a parte, la franchigia di Parma ha guadagnato qualche mese. Forse tre, non più di sei. Nel corso di un tale lasso di tempo qualcuno (inteso come: un incaricato dal tribunale) disegnerà un piano di (parziale) ristoro da sottoporre ai creditori. Approvato il quale… In parole povere: il milione e passa di passività, interamente in capo a fornitori e prestatori d’opera o di servizi delle Zebre, verrà ridotto nominalmente fino a un 20, forse 25 per cento del dovuto. Nella speranza che tutti gli aventi diritto accettino di vedersi liquidare un quinto o un quarto delle loro spettanze (nel nome della mai smentita legge secondo cui: meglio poco, anche pochissimo, quando l’alternativa è il niente assoluto). In caso contrario, un solo “non disponibile a transare” farebbe scattare la procedura di fallimento. Con immediate e non del tutto prevedibili ripercussioni sulla licenza internazionale di cui è titolare Fir. Per non parlare del contenzioso che ne nascerebbe. Gentilissima e disponibile al dialogo la neo eletta.

  • Presidente Falavigna, complimenti per il coraggio!
    Non è questione di coraggio. Si è trattato di dare continuità a un progetto in cui, e non da sola, ho creduto e credo. Diciamo che la mia è una presidenza di servizio.
     
  • Si definirebbe: un presidente della continuità?
    Della continuità di una realtà e di un patrimonio che non vogliamo vadano perduti o che vengano lasciati colpevolmente decadere. Sono consapevole delle criticità del momento che stiamo attraversando ma ho forte l’intenzione di reagire. E so di non essere sola. Al centro di ogni nostra preoccupazione ci sono i giocatori e il loro senso di appartenenza che è lo stesso della compagine dirigenziale.
     
  • Il tribunale farà delle proposte ai creditori sulle modalità di rientro dal debito. Lei al momento dispone delle risorse necessarie per…
    Le stiamo cercando.
     
  • Nel farlo agirete di concerto con la Fir?
    Come è sempre stato e come impone lo statuto.
     
  • Nel senso: si aspetta un aiuto concreto da Fir? Che intervenga con un finanziamento ad hoc?
    È ciò che abbiamo chiesto.
     
  • E la risposta, qual è stata?
    Non c’è stata risposta.
     
  • Quindi?
    Quindi ci stiamo muovendo per reperire un adeguato sostegno finanziario al di fuori del nostro rapporto con Fir.
     
  • Solo per evitare la liquidazione coatta o anche per gettare le basi della stagione 2017-2018?
    Per entrambe le cose. La prossima stagione agonistica non è e non è mai stata in discussione. Le Zebre faranno il Pro 12 e giocheranno a Parma. Almeno fino al 2018, sta scritto nello statuto.
     
  • Gli impegni con i dipendenti saranno onorati come da accordi siglati o proporrete riduzioni degli emolumenti dovuti?
    È una domanda a cui non so rispondere.
     
  • Ma può almeno farci capire chi è l’incaricato di costruire la squadra per la prossima stagione sportiva?
    Anche a questa domanda non sono in grado di rispondere.
     
  • Il suo Colorno andrà in Eccellenza?
    Me lo auguro.