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Non certo il miglior modo di iniziare la stagione alle Zebre. Da Parma arriva la voce del primo stipendio in ritardo, di una settimana, ma trattandosi del primo stagionale la cosa preoccupa, e del caso Manici, il tallonatore parmigiano a causa di complicazioni nell’operazione al ginocchio è infortunato da molto tempo e la società vorrebbe rimettere in discussione il suo contratto. 

A molti la prolungata assenza dai campi di gioco di Andrea Manici (1,83 m x 104 kg) può essere passata inosservata, il parmigiano si era rotto il crociato anteriore del ginocchio nel match di Pro12 tra Zebre e Ospreys giocato lo scorso dicembre, normalmente il rientro in campo dopo un’intervento di questo genere è stimato intorno ai 5-6 mesi. Di mesi, ad oggi, ne son passati già 8 dal 6 dicembre 2015 (data dell’infortunio) ma il tallonatore non ha ancora iniziato a correre.

Manici si era operato alla clinica ‘Città di Parma’, a pochi giorni dall’intervento il 26enne accusava malori e stanchezza, effetti non nella norma post operatoria. Dopo la visita successiva i medici hanno deciso di riaprire la ferita per controllare l’impianto, da li la scoperta dell’infezione che avrebbe anche potuto portare all’amputazione dell’arto nel caso fosse stata identificata poco più tardi.
Di seguito un lungo calvario di visite mediche e una successiva operazione che dovrebbe permettere il pieno recupero del ginocchio del giocatore.
I tempi per il ritorno in campo di Andrea Manici si sono allungati notevolmente e nonostante gli iniziali pareri discordanti da parte dei medici riguardo al suo futuro sportivo la riabilitazione sta procedendo per il meglio.

La società e il giocatore, sostenuto dal suo procuratore e dai suoi legali, si incontreranno in queste ore per discutere di una eventuale riduzione dell’ingaggio, tutto ciò nonostante Manici avesse un contratto firmato.
All’estero questo tipo di situazioni sono regolarizzate da accordi pre firmati, ad esempio in Inghilterra se un giocatore si infortuna con la squadra ha diritto al 100% dello stipendio fino a 6 mesi dall’intervento, dai 6 ai 9 mesi è prevista una riduzione dello stipendio del 50% e oltre il 9° mese la società e il giocatore possono decidere di rescindere il contratto. 

I giocatori delle Zebre sono solidali con Manici, compagno di squadra ma anche amico, d’altra parte questo tipo di situazione poteva capitare a qualsiasi giocatore. 

 

Foto Daniel Cau