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Abbiamo fatto 4 chiacchiere con Antonio Pavanello ex capitano e neo Direttore Sportivo del Benetton Treviso parlando del mercato, delle ambizioni dei Leoni per la prossima stagione di Guinness Pro 12 e della prossima RWC 2015 di Italrugby.

Pavanello di Agordo (Belluno), 33 anni a ottobre, arrivato nella Marca nel 2005 dalla Rugby Rovigo ha collezionato 224 presenze con la maglia biancoverde suddivise fra Campionato Italiano, PRO12 e Champions Cup e anche 23 presenze con la Nazionale Maggiore dopo aver fatto la trafila delle giovanili e degli Emergenti.

 

Antonio la vostra rosa è al completo o siete ancora alla ricerca di qualche giocatore? 

Innanzitutto ti devo dire che Amerino Zatta si è occupato della campagna per quest’anno, sta definendo gli ultimi dettagli ma nessuno meglio di lui potrebbe rispondere a questa domanda. In ogni caso siamo a quota 39 atleti e sono già tanti, l’intenzione sarebbe quella di fermarsi qui. La rosa è completa, si sono innestati dei gran bei giocatori e potremmo eventualmente pensare a degli aggiustamenti nel corso della stagione.

In ogni caso come affronterete l’inizio del Pro12 considerando i molti assenti per la RWC?

Guarda per ora abbiamo un totale di 12 atleti, 11 con l’Italia e Filo Paulo con Samoa, impegnati con le nazionali in vista della RWC, bisognerà capire di volta in volta chi verrà “rispedito” a casa, non è detto che tutti e 12 vengano utilizzati anche se me lo auguro per loro. Se dovessero essere impegnati tutti dovremo sicuramente chiamare qualche permit player ed eventualmente tenere sotto osservazione qualcuno che arriva dalla giovanile del Treviso.

Quali sono le reali aspettative per la prossima stagione? 

Io penso che arrivare un po’ più in alto sia l’obbiettivo minimo, penso che la rosa messa in piedi dalla società sia migliore di quella passata. Sono rientrati giocatori importanti come De Marchi, Barbieri, McLean, sono stati acquistati giocatori di prima categoria come Filo Paulo, Tom Palmer, Chris Smylie, punteremo su qualche giovane arrivato dall’Eccellenza sperando che facciamo bene come han fatto Zanusso, Barbini e Bacchin l’anno scorso.

C’è bisogno di alzare l’asticella e posizionarsi un po’ meglio non credi?

Tenendo conto che l’ossatura è quella dell’anno scorso, in vista del rientro dei nazionali che daranno un gran valore aggiunto, io sono molto fiducioso in merito…fa parte del mio carattere ma penso che faremo sicuramente meglio.

Complimenti per la scelta del capitano e sorge una domanda, avete puntato su un giocatore quasi a fine carriera come Tom Palmer, una scelta quasi alla Tolone che punta su nomi esperti…

Per quanto riguarda Ale Zanni penso che sia il mio erede naturale e sono molto contento che sia diventato lui il nuovo capitano, è una gran persona! Per quanto riguarda Tom Palmer ho una mia idea specifica, innanzitutto bisognava trovare l’erede di Corniel Van Zy, leader e allenatore della touche e questo non era per nulla facile.

Un giocatore come Palmer è importante perché ha l’esperienza per guidare le chiamate in touche ed allenarla. Un giovane non lo vedo proprio a gestire gli schemi e chiamare le rimesse, avevamo bisogno di un leader in touche e saltatore che si prendesse la responsabilità della scelta, delle chiamate. Allo stesso tempo in due anni di tempo potrà “formare” uno più giovane, sarà mio compito individuare chi.

L’Italia ha due partite da vincere per “salvare la faccia”, Canada e Romania, e almeno un’altra vittoria per considerare il mondiale un “mondiale positivo”, come giudichi la situazione dell’Italrugby per la RWC?

Vincendo la terza partita ci potremmo garantire quasi al 100% il passaggio ai quarti… Ogni tanto sento i ragazzi, li ho visti in questa settimana di pausa e li ho visti molto sereni, sono convinto che potranno dire la loro anche in Coppa del Mondo.

Dipenderà molto da come si prepareranno, non solo per quanto riguarda la preparazione atletica ma anche e soprattutto svolgendo un lavoro specifico che curi i minimi dettagli, quelli che faranno la differenza.

Il girone non è semplice, l’Irlanda viene da un ottimo periodo ed è candidata a fare un ottimo mondiale, la Francia anche se ci arriva tra mille problemi difficilmente stecca i mondiali. Non sarà facile ma auguro un grosso in bocca al lupo e soprattutto servirebbe proprio un passaggio ai quarti di finale per tutto il movimento, per la credibilità ed acquisire prestigio all’estero.

 

Ciao Antonio e in bocca al lupo per il tuo nuovo ruolo!

Grazie mille e crepi!

 

Foto Rita Grosso

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