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Il presidente e amministratore delegato dell'Exeter Rugby Club Tony Rowe ha emesso un duro avvertimento: se il Premiership dovesse ripartire a porte chiuse, il club rischierebbe il fallimento. Con i Chiefs e gli altri undici club del Premiership inattivi da marzo a causa dello scoppio del Covid-19 in tutto il mondo, Rowe ritiene che il vero impatto della pandemia sulle finanze non sia apprezzato all'interno della più ampia comunità del rugby. Nonostante sia l'unico club redditizio del Premiership, gli Chiefs hanno già subito un enorme perdita finanziaria, che ammonta a quasi 3 milioni di sterline.

Negli ultimi mesi i club del Premiership hanno fatto del loro meglio per cercare di arginare il flusso continuo di perdite, ma con i tifosi impossibilitati a tornare per le partite di questa settimana e la Rugby Football Union che ha tagliato il lucroso accordo con la massima serie, Rowe ritiene che gli effetti del Covid-19 potrebbero rivelarsi catastrofici.

"Non credo che la confraternita del rugby si renda conto di quanto i club stiano perdendo. Questo virus ci sta costando 1 milione di sterline al mese", ha detto Tony Rowe.

"Il Sandy Park, come azienda, ha già dovuto cancellare oltre 1 milione di sterline in affari aziendali tra banchetti, conferenze e cene, che non sapremo quando saranno riorganizzate."

"Tutti considerano Exeter un club altamente redditizio, il Sand Park Conference and Banqueting che paga le spese quotidiane, ma fino ad oggi abbiamo sostenuto sempre le stesse spese... senza guadagni. Il Premiership va avanti grazie agli sponsor, ai diritti televisivi e alla spesa annuale sostenuta dalla RFU... ma i club il grosso lo guadagnano con i biglietti. E se il pubblico non ritornerà allo stadio, saremo tutti nei guai."

 

Foto Twitter @steeno10