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Ci sono importanti novità riguardanti il percorso di formazione dei giovani giocatori di interesse nazionale, novità che Rugbymeet aveva anticipato riprendendo una recente intervista al responsabile FIR Franco Ascione.

Sono stati infatti individuati dalla Commissione Tecnica di Alto Livello (CTAL) della Federazione Italiana Rugby due cicli inerenti il percorso formativo dei migliori prospetti del rugby italiano, ovvero i giovani scelti per i Centri di Formazione Fir.

Il regime dei giocatori di interesse nazionale vuole rafforzare la collaborazione con le due franchigie e le squadre del Campionato Italiano TOP12 nel processo di formazione dei migliori prospetti del rugby italiano.

 

Niente di nuovo per quanto riguarda il primo ciclo, novità sostanziali invece per il secondo ciclo che prevede la partecipazione ad un secondo anno in qualità di “fuori quota” presso l’Accademia Nazionale “Ivan Francescato” o l’assegnazione alle due franchigie italiane Benetton Rugby e Zebre Rugby Club per la partecipazione al Guinness Pro14 e alle competizioni EPCR. Gli atleti che invece non saranno scelti per proseguire nel ciclo quadriennale faranno rientro ai propri Club di formazione.

 

 

I dettagli dei due cicli del percorso di formazione della Commissione Tecnica di Alto Livello FIR:

- un primo ciclo della durata di tre anni, comprensivo della partecipazione ai Centri di Formazione Permanente U18 ed all’Accademia Nazionale “Ivan Francescato” U19 per gli atleti selezionati a farne parte

- un secondo ciclo, per una lista circoscritta di atleti selezionati dalla Commissione Tecnica di Alto Livello, che verranno contrattualizzati e stipendiati direttamente da FIR e assegnati alle due franchigie di Guinness PRO14, della durata massima di quattro anni

 

 

Ogni atleta emergente partecipante al regime di interesse nazionale militante in una franchigia sarà contestualmente assegnato ad una Società del massimo campionato - per un numero massimo di un atleta per ogni singolo Club - per la quale potrà essere schierato in caso di mancato impiego da parte della franchigia di appartenenza ed a discrezione della stessa.

Per questi atleti rimane il divieto di trasferirsi a Società di Federazione estera per le due stagioni sportive successive alla conclusione dell’accordo tra FIR e l’atleta.