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Non usciamo dall’Olimpico con una vittoria ma con la consapevolezza che se giochiamo partite del genere, al netto degli errori sei singoli che nell’economia di una partita possono capitare (meglio se ridotti all’osso ndr), possiamo battere tutte le cinque squadre del 6 Nazioni. Perché se un tempo non molto lontano la Francia avrebbe vinto nettamente, ieri a Roma i Bleus hanno avuto paura, hanno avuto seriamente paura di perdere quando li abbiamo costretti alla meta di punizione, quando grazie all’uomo in più siamo andati sopra nel punteggio e quando a tempo quasi scaduto ci siamo guadagnati la possibilità di attaccare nei loro 22 per vincerla.

Buona la performance generale, da rivedere un pò l’approccio quando inizialmente abbiamo concesso loro troppo, e se concedi qualcosa ai secondi nel ranking giustamente la paghi tutta. Di fatto il calcio stoppato a Varney ci è costata la partita ma c’è stata una prova di carattere oltre che tecnica. Gli avanti hanno combattuto alla pari trascinati in touche da Federico Ruzza e spinti in mischia da una prima linea di ottimo livello. Nei trequarti il primo bravo va a Tommaso Allan prezioso nella gestione della partita e delle manovre.

Andiamo allora ad analizzare singolarmente la partita degli Azzurri con i voti delle pagelle di Italia - Francia.

 

Pagelle Italia:

15 Ange Capuozzo: ancora a segno con la sesta meta in otto partite per l’Italia. La sua corsa ha acceso l’Olimpico quando ha messo a sedere Aldrit segnando in tuffo sulla bandierina. Gli avversari lo conoscono, a volte lo arginano ma nell’uno contro uno in spazi aperti è imbattibile. Voto 7

14 Pierre Bruno: inizio di partita terribile per l’ala genovese, al 15’ imperdonabile l’errore quando tenta di calciare malamente nei nostri 22 perdendo palla e innescando il contrattacco dei galletti, per fortuna Ollivon non schiaccia una meta già fatta. Poco più tardi, al 17’ sbaglia il tempo in difesa, si riprende piano piano fino alla sostituzione con Padovani. Voto 5

13 Juan Ignacio Brex: cresce con il passare dei minuti dopo un avvio un pò incerto dove sbaglia qualche salita in difesa. Palla in mano è quasi sempre efficace trovando l’avanzamento necessario, quando la palla ce l’hanno gli altri e sei nel suo mirino allora fatti il segno della croce. Lavoratore instancabile. Voto 6,5

12 Luca Morisi: festeggia il 40esimo cap trovandosi davanti due avversari del calibro di Fickou e Moefana. Autore di una partita senza sbavature, l’esperienza di un campionato come la Premiership gli sta facendo bene non solo a livello fisico.Voto 6

11 Tommaso Menoncello: si è visto relativamente poco un pò perché i palloni dalla sua parte non arrivavano un pò perché a volte le partite si mettono cosi. Bene i ricicli nelle poche occasioni che ha avuto. Voto 6

10 Tommaso Allan: poco da dire sulla gestione sia in attacco che in difesa. Non avrà l’estro di Canna o Garbisi ma il rugby lo conosce molto bene. Quattro i centri dalla piazzola, un quinto ci avrebbe fatto vincere forse la partita con la nomina di Player of the match. Voto 7

9 Stephen Varney: dopo 5 minuti si fa stoppare un cacio da Flament, subisce fisicamente gli impatti dei francesi. Da migliorare il gioco al piede. Un punto in meno sul voto finale perché di fatto la meta di Flament ci è costata la partita. Voto 4

8 Lorenzo Cannone: mette tutta l’energia che ha in ogni palla e in ogni placcaggio. In affanno nei primi minuti si esibisce in qualche penetrazione interessante soprattuto per un ragazzo della sua età. Al 55’ recupera un pallone in ruck importantissimo. Voto 7

7 Michele Lamaro: gestisce bene il rapporto con l’arbitro Carley assecondandolo nelle rare occasioni di discussione sulla disciplina dei nostri. Placca e porta avanti palloni a testa bassa. Gladiatore. Voto 6.5

6 Sebastian Negri: è la terza linea che deve metterci più di tutte il fisico, lui lo fa soprattuto in attacco portando avanti palloni contro i colossi francesi. Utile in touche. Voto 6

5 Federico Ruzza: uno dei migliori in campo dell’Italia. Recupera il primo pallone azzurro al 16’, crea incertezze nella difesa grazie al suo offload sempre pronto. Impatta alto in difesa concedendo pochi centimetri, al 53’ importantissima la sua lettura nella touche rubata nei nostri 22. Voto 7

4 Niccolò Cannone: c’era da far della legna, c’era da spingere in mischia e in maul e c’era da caricare i compagni in ogni occasione positiva. Lavoro svolto con piacere quando dall’altra parte c’è un certo Paul Willemse. Soldato. Voto 6.5

3 Simone Ferrari: è il più esperto della prima linea ed il suo esserci da sicurezza agli altri. In mischia ha confermato le ottime prestazioni che stava registrando anche con il Benetton. In difesa e in attacco c’è. Voto 6.5

2 Giacomo Nicotera: bene le prime mischie, ottima l’attitudine da lottatore sui punti d’incontro. Qualche imprecisione in touche ma recupera un importante pallone al 57’. Voto 6.5

1 Danilo Fischetti: bene in mischia dove argina il pilone destro più pesante e pericoloso del Sei Nazioni, Uini Atonio. Al 48’ ottimo l’angolo di corsa e break del pilone dei London Irish. Voto 6.5

 

16 Luca Bigi: pochi 10 minuti per dare giudizio. SV

17 Federico Zani: pochi 10 minuti per dare giudizio. SV

18 Pietro Ceccarelli: positivo il suo ingresso in campo, stabile in mischia e mobile nei pochi palloni toccati. Voto 6

19 Edoardo Iachizzi: esordisce all’Olimpico, nella sua Roma, sostituendo Cannone. Gioca troppo poco per un voto ma complimenti per il primo cap. SV

20 Giovanni Pettinelli: pochi 10 minuti per dare giudizio. SV

21 Manuel Zuliani: entra al posto di uno stanco Negri dando energia nello sprint finale dell’Italia. E’ utile in touche come in difesa, solo un paio di palloni toccati in attacco. Voto 6

22 Alessandro Fusco: meno di 5 minuti di effettivo. SV

23 Edoardo Padovani: entra al posto di un poco convincente Bruno nel ruolo di ala ma non fa molto meglio. A referto due palloni persi al minuto 70 e 75. Voto 5