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Celebriamo, come merita, il Sei Nazioni del Galles e il suo capitano Alun Wyn Jones, che i più mettono al livello dei grandissimi della storia del rugby. Doveva essere un Championship di rimessa quello dei Dragoni, invece hanno rischiato perfino il Grande Slam. Doveva, o si sperava, che fosse il torneo della nostra rinascita, o del cambio di rotta. Così non è stato e sul banco degli imputati ci finisce l'Italia, in buona compagnia dell'Inghilterra. Luciano Ravagnani (pag 32) si sofferma sugli intenti di Smith di sudafricanizzare gli azzurri: "atletismo, determinazione, sacrificio e rugby basico. Ma i risultati sono quelli che sono"

 

L'altro argomento caldo del momento è il nuovo corso federale con alla guida Marzio Innocenti, ex capitano della Nazionale. Il direttore, Gianluca Barca, l'ha intervistato (pag 50), affrontando tutti i temi della campagna elettorale e del rugby che verrà. Una rivoluzione è in atto, al grido "Io sono la base".

4 quotidiani, per mano delle firme del rugby - Buongiovanni per la Gazzetta, Volpe per il Corriere dello Sport, Calcagno per il Corsera e Schiavon per Tuttosport - hanno scritto per Allrugby una lettera a Innocenti, con proposte, considerazioni, speranze (pag 56). 

Giacomo Bagnasco ha invece intervistato Daniele Pacini, promosso a ruolo di director tecnico Fir al posto di Franco Ascione, mentre Federico Meda ha discusso di rugby azzurro con "Giamba" Venditti, uno che ha perso tanto e vinto poco ma quando lo ha fatto sono state soddisfazioni uniche.

Il dossier del mese è dedicato ai club, quindi alla base del movimento: abbiamo interpellato 10 società da nord a sud, da est a ovest per capire lo stato dell'arte. Il risultato? Pensavamo peggio (pag 60). E lo conferma anche Maurizio Zaffiri, Responsabile del progetto formazione Fir.

Il rugby femminile sorride per il via al Sei Nazioni - cui dedicheremo ampio spazio sul prossimo numero - ma non per il mondiale, posticipato di un anno causa Covid. Il punto sul movimento con Mario Diani

Oltre alle consuete rubriche di Giancarlo Volpato Maurizio Vancini, la coda di Allrugby 157 dedica un bel pezzo di Giorgio Cimbrico sui cinquant'anni del famoso tour dei Lions in Nuova Zelanda, unica serie vinta dai turisti, guidati da Carwyn James, a casa degli All Blacks.

 

Buona lettura

 

 

Allrugby 157 è in edicola e su allrugby.it