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Lo scorso 24 marzo, nell’ultima assemblea dei presidenti del Comitato Regionale Veneto, è stata votata all’unanimità una proposta molto particolare nata dall’idea di Matteo Mazzantini, ex mediano di mischia azzurro di origine livornese. Il Comitato Veneto presenterà alla Federazione una proposta di sperimentazione riguardante i cambi volanti illimitati per la categoria Under 14.

Matteo, idea rivoluzionaria la tua…
“Nata dalla volontà di alzare il livello competitivo tra i giovani. La sperimentazione partirà probabilmente dopo Pasqua, vi spiego brevemente: vogliamo introdurre la possibilità di fare i cambi volanti a gioco fermo per le categorie U14, in modo che un giocatore sostituito potrà nuovamente rientrare. In questo modo gli allenatori potranno parlare con i ragazzi, dare le dovute raccomandazioni tecniche, e rimetterli in campo, invece di aspettare l’allenamento del martedì successivo.”

Se l’esperimento funzionerà, verranno aiutate le squadre con pochi giocatori, esatto?
“Certamente, le squadre che hanno pochi numeri potranno gestire meglio i ragazzi e il ritmo della partita diventerà più alto.”

Inoltre, per le categorie dalla U14 in giù (minirugby compreso ndr), si è parlato di “mischiare i giocatori delle due squadre nel caso in cui vi sia un evidente dislivello tra le due”:  dopo il primo tempo, nel momento in cui una squadra è molto più forte dell’altra, gli allenatori POSSONO DECIDERE di mischiare i ragazzi per il secondo tempo, per evitare che partite che le finiscano 60 a zero. Ovviamente il risultato sarà ipotecato dall’arbitro dopo il primo tempo, il secondo tempo, a squadre miste, servirà per far crescere i giocatori.

Mazzantini crede in questa proposta e rimarca il concetto:
“La Federazione da tanti anni sta cercando di trovare il modo di fare giocare ai ragazzi partite equilibrate, partite utili a tutti, sia a chi vince che a chi perde. Una volta che segni 5 mete a zero nel primo tempo hai praticamente vinto (il risultato verrà acquisito da regolamento ndr). Il secondo tempo servirà a crescere, divertirsi e fare formazione. Ma ripeto: dovrà essere una cosa accettata da entrambi gli allenatori, è una possibilità, non un obbligo.”

“La Fir sta cercando il modo di divulgare lo spirito del rugby ma non vuole imporre niente a nessuno” continua Mazzantini. “Ma l'esasperazione verso i risultati porta spesso ad un abbassamento della qualità della formazione. Questo è un tentativo per potenziare la qualità della formazione.”

“E’ difficile far giocare partite equilibrate, anche nella seconda fase arrivano risultati con troppi punti di scarto tra una squadra e l’altra…… Io credo che questa idea sia valida e verrà valutata, so che non sarà una cosa molto semplice, ci saranno diversi fattori da valutare, ma sono fiducioso.”

La proposta partorita dopo l’assemblea del Comitato Veneto è già stata inviata alla commissione tecnica della FIR e riguarderà le categorie dall’Under 14 in giù.

Ricapitolando:

1 - Cambi volanti (Under 14)

2 - Possibilità di mischiare le squadre a risultato aquisito nel scondo tempo (Dall'Under 14 in giù)

Questa nuova regola prevederà alla fine del primo tempo la possibilità, nel caso il risultato abbia un divario di 5 mete o oltre, che l’arbitro chieda agli allenatori delle squadre di mescolare i giocatori nel restante secondo tempo. Mescolando i giocatori la partita tornerà più equilibrata ma il risultato ufficiale rimarrà comunque quello del primo tempo.

“Ridurre la delusione dei ragazzi, frenando una delle possibili cause di abbandono. Coltivare la cultura del sostegno che è alla base del rugby. Dare una lezione di umiltà ai più forti, alimentare la speranza e l’entusiasmo dei più deboli”. Conclude Matteo Mazzantini.