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Il rugby moderno appare schiavo del gioco al piede e a farne le spese sembra essere proprio l'Italia: l'analisi del gioco dell'Italia in compagnia del 19 volte azzurro Roland De Marigny. Il commento dell'ex mediano di apertura / estremo dell'Italia.

"L'Italia non cambierà tattica per l'ultimo test, sarebbe un po' un suicidio. Si continuerà con il gioco al piede cercando di affinare la tecnica del kick and chase. Ovvero portare pressione, organizzare una seconda linea di difesa efficace e via dicendo".

"L'anno scorso sono andato a fare uno stage ai Tigers. C'erano gli inglesi reduci dal mondiale. E mi colpì molto vedere Johnny May fermarsi quasi mezz'ora per allenarsi al piede. Io non so se i nostri giocatori fanno lavoro extra su questo fondamentale, ora come ora alla base del rugby che si gioca adesso".

"Quando abbiamo vinto al Flaminio con il Galles, nel 2007, è stato magnifico. Perché sentivamo l'affetto del pubblico, ci ha davvero sospinto. Eravamo un bel gruppo, forse il segreto era tutto là. E poi c'erano tanti giocatori di grande personalità. All'Italia manca un Parisse in questo momento".

 

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