x

x

Dieci anni fa, il 3 maggio 2009, la prima sfida “ai rigori” nel rugby professionistico. Al Millennium Stadium di Cardiff si stava giocando la semifinale di Heineken Cup (la Champions Cup di oggi) tra i padroni di casa Cardiff Blues e i Leicester Tigers. I padroni di casa gallesi recuperano lo svantaggio di 26-12 negli ultimi 20 minuti con le mete di Jamie Roberts e Tom James. Dopo i primi 80 minuti terminati in pareggio 26-26 si passa ai tempi supplementari, il risultato però non si sblocca e l’arbitro irlandese Alain Rolland da il via agli Shot Out, i calci pizzati ai pali, qualcosa di molto simile ai calci di rigore.

Per la prima volta nel rugby professionistico si assiste alla “lotteria calcistica” dei calci ai pali.
La regola è semplice: si hanno 5 tentativi da zone diverse del campo, chi centra più volte l’H ha vinto, se anche in questo caso il risultato prosegue in pareggio si va ad oltranza nei calci piazzati ai pali finché qualcuno sbaglia.

Così è stato perché davanti ai 44.000 spettatori del Millennium hanno dovuto calciare anche i giocatori di mischia. L’errore fatale è stato quello del numero 7 dei Blues Martin Williams, probabilmente il più adatto a calciare del suo pacchetto di avanti. Gli inglesi Leicester Tigers accedono così alla finale.