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Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio cuoco e conduttore del programma di successo ''Unti e Bisunti’’ in onda su Dmax (canale 52 del digitale terrestre) e rugbysta, nonche’ componente dei campioni Europei e Italiani di Beach Rugby de ‘I Pessimi’  

 

I Pessimi sono senza dubbio la squadra più competitiva d’Europa: dopo esservi  laureati campioni europei a Lignano  avete conquistato anche il campionato italiano, quali sono stati i fattori che vi hanno permesso di diventare una selezione cosi’ solida? 

''Il ricambio generazionale. Quella è la prima arma, quando è iniziata l'avventura eravamo molto piccoli e inesperti, anche se molto ‘’tignosi’’ poi man mano abbiamo cominciato a fare esperienza. Siamo una squadra  che,salvo casi eccezionali, convoca solo giocatori della Lazio, siamo un grande gruppo di amici che vuole ancora vincere, abbiamo raggiunto il quinto scudetto consecutivo, se non sbaglio abbiamo superato la Maccarese, ma per sicurezza vinciamo pure l'anno prossimo''.

 

In Italia ci sono ancora molti rugbysti che non conoscono il beach rugby o che non hanno mai avuto modo di giocarci, perché provare questa disciplina?

''Sono rugbysti che fanno un campionato stancante e dopo non ne vogliono piu' sapere, credo sia una pigrizia mentale o un sottovalutare uno sport altamente spettacolare, è da provare. E’ uno sport che se viene arricchito da elementi di alto livello potrebbe essere in futuro inserito in manifestazioni di grande rilievo.''

 

Ci sono anche molti giocatori che non ne conoscono le caratteristiche tecniche, da campione europeo e italiano hai qualche nozione da darci per comprendere meglio questo sport?

''Tanta tanta corsa, non si dovrebbe cercare il contatto e se si viene impegnati è importante una buona tecnica nell'offload, è un altro sport, ci sono gli stessi principi del Rugby tradizionale e qualcuno del Seven. Grande intensità.
La cosa che ho notato con gli anni che dà speranza a me e a qualche altro ''vecchiotto'' è l’importanza degli aspetti tecnico/tattici perchè si puo' correre quanto si vuole ma se si corre in maniera sbagliata si fa solo il gioco dell'avversario. E una fame di placcare che non ti dico. Sulla sabbia anche il piu' c...asotto diventa un eroe.''

 

Qual' è il menu’ ideale per  un terzo tempo sulla spiaggia?

''Qualunque cosa che si possa mettere su una griglia accompagnato da una birra ghiacciata, sia di carne che di pesce, pezzi piccoli stile yakitory, qualche salsa vicino e vai..''

 

Ultima domanda: Da rugbysta a XV hai militato  in molti  importanti club d’Italia: Parma, Roma, Rovigo, Lazio, con una parentesi neozelandese. Noi di Rugbymeet siamo giocatori  come te e solitamente dopo le partite ci siamo sempre  trovati davanti ad un piatto di pasta scotta. Ovviamente questa mancanza veniva regolarmente  sopperita grazie alla presenza della birra che scorreva a fiumi.

 Nella tua carriera hai mai contribuito a migliorare i menu’ delle club house??

''Il fatto della pasta scotta trovo che sia una cosa denigrante e vergognosa (ridendo),ci vuole veramente poco per far si che un piatto sia buono, il mio mettermi a disposizione della squadra era sempre dopo gli allenamenti o nel tempo libero, i terzi tempi non li seguivo piu’ di tanto, ero impegnato in campo, andava bene qualunque cosa purchè ci dessero la doppia porzione.''

 

 

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