x

x

Alla guida del Rugby Viadana delle meraviglie da questa stagione c'è Gilberto Pavan, ex trequarti centro classe ‘86 originario di Treviso con esperienze nel massimo campionato con Overmach Parma, Viadana, Aironi in Pro12 e di nuovo Viadana dove ha concluso la carriera da giocatore solo un anno fa. Sotto l'ala di esperti allenatori di scuola argentina come “il maestro” German Fernandez e il burbero Bernardo Urdaneta Pavan si è fatto le ossa arrivando a tutti gli effetti pronto a una stagione da head coach, la prima. 

Una stagione che in pochi potevano pronosticare con Viadana davanti, solo gli stessi viadanesi forse. Al ritmo di 13 vittorie, un pareggio e due sconfitte in 16 partite Viadana è arrivata davanti a tutti nella regoular season guadagnandosi la possibilità di giocare i due Playoff davanti al pubblico amico dello "Zaffanella". 
Aria di nuove giovani leve in panchina assieme a Marcello Violi del Valorugby e lo stesso Andrea Marcato (2 scudetti vinti) del Petrarca, squadre che vedremo battersi nella fase finale di Serie A Elite. 
Nella settimana che porta alla prima “semifinale” con Colorno, a Gilberto Pavan abbiamo chiesto il segreto di questo sorprendente Viadana e un parere sulla formula Playoff e sulla finale posticipata al 2 giugno

Gilberto Pavan

Intervista al 37enne Gilberto “Gibo” Pavan

 

Tu, insieme a Marcello Violi e Andrea Marcato state dando una brezza di freschezza e giovinezza nel panorama dei giovani allenatori italiani. Come commenti questo cambio di rotta?

“Intanto dico che mi ritengo un privilegiato nel poter allenare una squadra del massimo campionato italiano e farlo a tempo pieno. Poi tornando alla domanda credo sia fondamentale per il movimento rugbystico italiano allargare la base non solo dei giocatori ma anche degli allenatori. Quindi è sicuramente positivo che nuovi allenatori abbiano l’opportunità di fare esperienza in squadre importanti del massimo campionato e non solo”.

A inizio stagione in pochi erano convinti in un vostro campionato da protagonisti. Quale è stata la marcia in più di questo Viadana?

“Stiamo vivendo una stagione fin qui importante dove la marcia in più è stata data da un mix di fattori; su tutti il gruppo/famiglia che si è creato”.

Cosa pensi della formula di questi Playoff a 6 squadre

“Sinceramente una formula playoff un po’ sconclusionata. In Francia per esempio le prime due squadre hanno accesso alla semifinale secca in casa, con le squadre dalla 3° alla 6° posizione a fare un barrage. Contando che ci sono 14 squadre. Nel nostro campionato a 9 non ha troppo senso”.

Finale di Serie A Elite posticipata al 2 giugno, le finaliste, prima della partita più importante della stagione staranno ferme 3 settimane, cosa pensi a riguardo?

“Penso che per chiunque arrivi alla finale delle sei squadre sarà complicato gestire tre settimane di lavoro per arrivare alla partita più importante dell'anno. Senza contare il fattore emotivo nella preparazione di una finale, sarà difficile poterlo mantenere per 21 giorni dall’ultima partita vera”.