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Evan Roos - foto Stormers
Evan Roos - foto Stormers

Le franchigie sudafricane non potreanno mai competere con i grandi club europei in Investec Champions Cup fino a quando non aumenteranno i budget per ampliare le rose dei giocatori. E' la sintesi del pensiero di Nick Mallett, ex ct dell'Italia e degli Springboks,  a commento dei pessimi risultati ottenuti nella fase a gironi appena conclusa

Risultati negativi

Sharks e Bulls si sono classificati al quinto posto, retrocedendo in Challenge Cup, gli Stormers sesti e ultimi, venendo eliminati. Su 12 partite le sudafricane ne hanno vinte solo 3. Per la prima volta da quando sono entrate nelle coppe (stagione 2022/23) non raggiungono gli ottavi di finale. Mai in tre stagioni sono andate oltre i quarti. Perchè? Visto che al contrario dall'ingresso in United Rugby Championship (2021/22) le sudafricane hanno vinto un titolo con gli Stormers e raggiunto tre finali su tre con Stormers e Bulls due volte a testa? E il Sudafrica è la nazione campione del mondo?

Nick Mallett
Nick Mallett - CT dell'Italia dal 2007 al 2011

Budget più alti

"Bisogna pensare che i budget sono pesantemente a favore dei team europei – afferma Mallett, le cui dichiarazioni sono riportate sul sito SaRugbyMag – Anche i club irlandesi e inglesi hanno budget più alti di quelli sudfricani. Non parliamo di quelli francesi, che permettono loro di tenere i propri migliori giocatori e portarte i migliori giocatori internazionali in Francia. La quantità di denaro consente loro di essere una spanna superiori, mentre noi perdiamo i nostri giocatori per la pessima situazione del rand", la moneta sudafricana".

Dieci volte meno di Tolosa

Mallett poi porta delle cifre concrete. "Il tetto salariale annuale delle 4 migliori franchige sudafricane - afferma – nella stagione 2024/25 è di 95 milioni di rand, comparato al quello del Tolosa di 50,372 milioni di euro (973 milioni di rand)". In pratica dieci volte di più, un abisso. Mallett  dice che servono budget più alti per competere sia in Urc che in Champions Cup. "I soldi che vengono da Eprc e Urc aiutano, ma sono cruciali quelli che vengono da fondi privati che si legano alle franchigie sudafricane. Il denaro è molto più importante per il professionismo che per la base del rugby. L'aumento dei budget permetterà di essere abbastanza attrattivi e tenere in Sudafrica i giocatori chiave, in modo da avere dei team che ruotano i giocatori in Urc e permettono loro di essere abbastanza freschi per la Champions Cup".