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Non è il giorno del giudizio per gli Azzurri ma poco ci manca. Da quando è stato annunciato, nel settembre dello scorso anno, il test match di domani contro la Giorgia è visto come una sorta di esame di revisione. Uno spartiacque tra un prima – con l’Italia saldamente sesta potenza europea – e un dopo ancora da scoprire, in cui solo tenendo a bada le ambizioni del XV del Caucaso si potrà dormire sonni tranquilli per il futuro.

Sì perché negli ultimi anni, pur partecipando al Sei Nazioni B, la Georgia ci ha superato nel ranking di World Rugby. Di poco, per carità: loro al 13° posto, noi un gradino sotto, in 14° posizione. Alla vigilia di questa specie di resa dei conti, che si gioca allo stadio Artemio Franchi di Firenze, i Lelos hanno 73,12 punti, gli Azzurri 72,56. I numeri insomma vorrebbero una sfida sul fila dell’equilibrio. A maggior ragione è importante suonare la carica, per l’Italia di Conor O’Shea che in assenza di Sergio Parisse ha affidato la fascia di capitano al tallonatore Leonardo Ghiraldini, 96 caps, veterano del pack azzurro insieme al coetaneo Alessandro Zanni (106 caps).

Questo gruppo ha bisogno di lasciarsi alle spalle in fretta la brutta bastonata subita negli Stati Uniti, in quel di Chicago, dove un Irlanda infarcita di seconde scelte ci ha messo in un angolo come un pugile suonato, umiliandoci 54-7. Sono cinque i reduci della disfatta del Soldier’s Field, quattro trequarti e un avanti: l’estremo Sperandio, l’ala sinistra Bellini, il secondo centro Campagnaro, il mediano di mischia Tebaldi e il terza linea Steyn, che questa volta giocherà con la maglia numero 8. Com’era previsto lo staff tecnico italiano ha tenuto da parte per questo appuntamento cruciale prima linea (Lovotti, Ghiraldini, Ferrari), seconda (Budd-Zanni) e flanker titolari (Negri e Polledri), oltre ad Allan, Castello e Benvenuti. A loro – e agli altri 8 in panchina cioè  Bigi, Traorè, Pasquali, Fuser, Meyer, Palazzani, Canna e Morisi – il compito di far ricredere gli appassionati e gli osservatori internazionali sulle qualità di questa Italia, capace quando vuole di battere il quotato Giappone in casa sua ma più spesso incline a farsi sfuggire le occasioni per riscattarsi, come a Roma contro la Scozia nell’ultimo Sei Nazioni. Oltre che per il ranking gli Azzurri devono assolutamente vincere per non rischiare di chiudere i Test Match autunnali 2018 a secco, visto che la qualità di Australia e ovviamente Nuova Zelanda lascia poche speranze di gloria nei prossimi due incontri di Padova e dell’Olimpico.

Gli avversari arriveranno carichi ma sicuramente con meno pressione addosso. Tra l’altro, con un parco giocatori di assoluto rispetto in quanto presenza nei campionati di alto livello. Dei quindici uomini scelti dal commissario tecnico della Georgia, il neozelandese Milton Haig, ben nove giocano in Francia (quattro in Top 14, cinque in Pro D2 ), uno in Inghilterra (con i Cornish Pirates, in Championship), uno in Super Rugby (con i giapponesi Sunwolves) e solo quattro in formazioni georgiane. Pronti ad entrare ce ne sono altri quattro impegnati nei campionati transalpini (due in Top 14, uno Pro D2, uno Federal 1), uno nella Premiership inglese (con i Wasps), due in Russia (con lo Enisei-Stm Krasnoyarsk, avversario delle Zebre in Challenge Cup) e uno in patria.

Per loro sarà il primo impegno dopo la pausa estiva. Dopo aver dominato l’ultimo Sei Nazioni B realizzando il Grand Slam, i Lelos hanno affrontato tre test match in giugno, a Suva per il South Pacific Championship, vincendo di misura 16-15 la prima sfida con Tonga (12° nel ranking mondiale) e perdendo 37-16 con le Figi la settimana seguente. L’ultima partita – come l’Italia, sfida con l’Irlanda a parte – l’hanno invece giocata in Giappone, subendo un netto 28-0 dal XV del Sol Levante. Un piccolo segnale che, in fondo, forse valiamo ancora qualcosina in più degli arrembanti georgiani.

Dalla nostra avremo sicuramente maggior rodaggio, il fattore campo e un bruciante desiderio di dimostrare finalmente la vera forza di questa Nazionale, ancora inespressa. Per il resto, come sempre, vincerà chi se lo merita.

 

Firenze, Stadio “Artemio Franchi” – sabato 10 novembre, ore 15

Cattolica Test Match, diretta DMAX canale 52 dalle 14.15

Italia v Georgia

Italia: Sperandio; Benvenuti, Campagnaro, Castello, Bellini; Allan, Tebaldi; Steyn, Polledri, Negri; Budd, Zanni; Ferrari, Ghiraldini (cap), Lovotti
a disposizione: Bigi, Traorè, Pasquali, Fuser, Meyer, Palazzani, Canna, Morisi
all. O’Shea

Georgia: Matiashvili; Koshadze, Sharikadze (cap), Mchedlidze, Dzeneladze; Khmaladze, Lobzhanidze; Gorgadze, Tsutskiridze, Giorgadze; Lomidze, Cheishvili; Kubriashvili, Bregvadze, Nariashvili
a disposizione: Mamukashvili, Zhvania, Chilachava, Sutiashvili, Bitsadze, Aprasidze, Malaguradze, Kveseladze
all. Haig

arb. Jackson (Nuova Zelanda)

 

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