x

x

Ci eravamo lasciati con un’ampia panoramica di Kieran Crowley sul rugby azzurro. Il CT dell’Italia aveva parlato del prossimo Sei Nazioni, delle rivali, della Nazionale Emergenti entrando nel particolare dei giocatori più interessanti. Infine un giudizio su Sergio Parisse, una ottima opinione basata sulle performance che l’ex capitano azzurro ha avuto con Tolone prima dell’infortunio, in sintesi “se Sergio starà bene giocherà una partita o tutto il Sei Nazioni”.

 

In terza linea infatti l’Italrugby a febbraio sarà nuovamente orfana del miglior giocatore degli ultimi anni, il ball carrier del Gloucester Jake Polledri, fermo da tanti mesi per l’infortunio al ginocchio che ha creato non pochi problemi. “E’ stato con noi a Treviso in preparazione del match con l’Argentina. Ha ripreso a correre, ma per il Sei Nazioni non ce la farà. Avrà tempi lunghi di recupero, come Riccioni. Resta un Top Player ma dovremo verificare in che condizioni tornerà” commenta Crowley dalla Gazzetta.

 

E’ presto per parlarne ma il contratto con l’ex All Black scadrà dopo i Mondiali 2023, Rugby World Cup a cui l’Italia è chiamata ancora una volta all’impresa di superare il turno. L’obiettivo è preparare la squadra in ottica mondali, costruendo un gruppo giocatori di alto livello, il primo passo è stato fatto con il rilancio della Nazionale Emergenti… Ma a che punto siamo con la “prima lista”?

“Il 70% di loro potrebbe essere convocato ai prossimi mondiali. I 32 attuali sono i migliori ma solo pochi di loro sono al livello di Al Blacks o Francia” ammette Crowley.

 

Proprio per alzare il livello il CT assieme allo staff azzurro ha preso contatti e sta monitorando alcuni giocatori stranieri eleggibili per l’Italia, si parla di 6 o 7 profili interessanti.

 

 

Foto Alfio Guarise

 

 

Consulta l'intero catalogo RM - materiale per il rugby ad ogni livello

 

 

 

Visita lo Shop online Rugbymeet