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Ha messo nel cassetto due medaglie della RWC (anzi una, perché l'altra la regalò ad un piccolo fan al termine della finale di Twickenham del 2015), è diventato un rugbysta di spicco negli ultimi dieci anni, forse tra i più mediatici e apprezzati dal pubblico per il suo essere una celebrità della palla ovale.

Sonny Bill Williams ha sfruttato al meglio la propria versatilità sportiva, intervallando tra rugby union e rugby league. Nella sua carriera anche vari passaggi nel pugilato professionistico, a cui sarebbe stato iniziato per far fronte ai debiti. 

Al termine della stagione di NRL nel 2008, in Australia, Williams militava nei Canterbury Bulldogs. Per ragioni non chiare, accumulò debiti per quasi un milione di dollari. Nonostante l'imminente passaggio al rugby union e il trasferimento al Tolone in Top14, pare che SBW si trovasse in gran difficoltà. A consigliare la strada del pugilato fu Anthony Mundine, ex pugile australiano aborigeno, grande amico di Williams.

"Quando sono decollato dai Bulldogs, avevo un debito di $ 1 milione. Quindi, ho avuto alcune difficoltà finanziarie in Francia per alcuni anni. Quando sono tornato Choc (Mundine) e il suo manager Khoder Nasser hanno pensato che sarebbe stato un'ottima idea saltare sulla carta solo per pagare parte dei miei debiti, da qui il motivo per cui sono salito sul ring." 

Alternare la carriera di rugbysta a quella di pugile non è cosa da niente, tanto che l'ex All Blacks al momento ha totalizzato soltanto 8 incontri... tutti vinti. I titoli di maggior spessore guadagnati il Campionato neozelandese dei pesi massimi nel 2012 e il WBA International Heavyweight Champion, vinto nel 2013 contro il sudafricano François Botha.

 

 

 

 

 

 

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