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Dici All Blacks e pensi alla Haka, è così, non neghiamolo, soprattutto per chi la Haka non la vede tutti i giorni. La danza di guerra veniva usata dalle Tribù Maori, gli abitanti originari della Nuova Zelanda, e fu introdotta dalla squadra di rugby della Nazionale neozelandese nel 1888 come biglietto da visita prima dell’inizio di ogni partita, come a presentare l’omaggio di un popolo che viene da lontano. Con il passare degli anni la Haka è diventata sempre più intimidatoria (leggi qui la storia della Haka) innescando varie reazioni delle squadre avversarie. Qui di seguito vi mostriamo le reazioni più celebri, una di queste interessa anche l’Italia (mondiale 2007). La più eccitante? Senza dubbio quella del Galles nel 2008 al Millennium Stadium. L’avevo vista in diretta da casa, pelle d’oca!

 

1989: L’Irlanda al Lansdowne Road di Dublino va incontro ai neozelandesi durante la danza, il numero 5 Anderson va muso a muso con un All Black (Zinzan Brook?) e alza le mani al cielo inneggiando i propri tifosi.

 

2007: Mondiale di Francia, l’Italia non guarda la Haka ma si stringe in cerchio con il proprio capitano Marco Bortolami, si dice per ordine dell’allora CT Pierre Berbizier. A Marsiglia finirà 76-14, Richie McCaw segna la prima meta dopo solo 2 minuti di gioco.

 

2007: Quarto di finale della Rugby World Cup di Francia, a Cardiff i francesi formano il tricolore, gli All Blacks, occasionalmente in maglia grigia, avanzano durante la Haka andando faccia a faccia. Nelle fila dei Bleus l’Orco Sebastien Chabal. Il match finirà 18-20 per la Francia che eliminò i favoritissimi neozelandesi.

 

2008: I tre neozelandesi del Munster - tra questi Doug Howlett - danzano la Haka contro i proprio connazionali. Al Thomond Park di Limerick si commemoravano i 30 anni dell’anniversario della vittoria del Munster sugli All Blacks. Il Munster fu l’unica, sino ad allora, squadra irlandese ad aver battuto gli All Blacks, era il 1978.

 

2008: I giocatori del Galles rispondono alla Haka stando fermi immobili dopo il termine della danza. Nessun gallese si vuole spostare nonostante i richiami dell’arbitro, i neozelandesi tornano sui propri passi e fissano gli avversari. Sono attimi di tensione, l’aria si fa elettrica, il pubblico del Millennium Stadium di Cardiff è in visibilio.

 

2011: Finale della Rugby World Cup 2011, la Francia risponde avanzando verso la Haka formando una freccia alla cui punta c’è il capitano Thierry Dusautoir. Le squadre si fermano ai 10 metri, non è più consentito dal regolamento andare faccia a faccia.


 

2016: L’Irlanda risponde alla Haka formando un enorme numero otto verde in ricordo di Antony Foley, ex numero 8 della nazionale irlandese scomparso tragicamente qualche settimana prima. Al Soldier field di Chicago l’Irlanda vincerà per la prima volta contro gli All Blacks con il risultato di 40-29.

 

2018: Il Brasile risponde alla Haka dei Maori All Blacks stringendosi a braccetto e formando una catena strettissima.

 

Sabato all’Olimpico prima del fischio d’Inizio di Italia - Nuova Zelanda avremo modo di vedere una normale e rispettosa esibizione o ci sarà qualche sorpresa? Anche questo è rugby.