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In tutti questi anni abbiamo sempre pacificamente condiviso con altre discipline e Società l’uso dello Stadio Pasquale Giannattasio sotto il coordinamento e supervisione della FIDAL senza mai dover assistere alle polemiche di questi ultimi mesi, al crescente clima da rissa finalizzato a creare divisioni e conflittualità tra Sport e Società Sportive. Conflittualità che non è caratteristica della nostra cultura e del nostro DNA e che riteniamo fortemente pericolosa e lesiva per lo spirito sportivo in generale. Abbiamo lavorato accanto a Società di calcio, sport che apprezziamo se gestito con lealtà e correttezza, senza mai alcuna polemica ed a testimonianza di ciò, ricordiamo nelle passate stagioni, la presenza di due importanti realtà calcistiche, l’Astrea Calcio e Vega Calcio con cui abbiamo diviso l’impianto oltre ad altre realtà sportive locali. Abbiamo da anni ribadito la nostra posizione sull’impianto P. Giannattasio circa il suo utilizzo e la sua assegnazione che riteniamo debba avvenire tramite bando pubblico da parte di Roma Capitale. Ci dispiace se questa nostra posizione di legalità non possa risultare comoda a chi da anni è abituato ad altre modalità o scorciatoie per acquisire diritti privatistici su beni pubblici. La nostra posizione sul Giannattasio rimane quella conosciuta: un impianto a disposizione di tutti e per tutti, per lo sport popolare e dilettantistico. Gli sport professionistici richiedono altri spazi e altri luoghi. Vogliamo nuovamente ribadire che aspettiamo che Roma Capitale individui un progetto e un percorso per il Giannattasio che passi attraverso un bando pubblico a cui parteciperemo. Ci opporremmo fermamente, vigilando in tal senso, a eventuali scorciatoie o ad alimentare polemiche che possano portare ad assegnazioni dirette o ad aggirare le norme vigenti. Per questo sosterremo qualsiasi azione dell’Ammministrazione Comunale atta all’individuazione di un percorso di legittimità per l’assegnazione dell’impianto Giannattasio. Diffidiamo chiunque ci attribuisca posizioni o affermazioni diverse da queste ed invitiamo gli organi di informazione a conoscerci ed osservare direttamente il nostro modo di concepire lo Sport e la vita sociale di quartiere per poter correttamente rappresentare e non travisare la realtà del Rugby ed in particolare della Nea Ostia Rugby. 

 

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