x

x

Il nostro coach Jacques Brunel ha parlato dello stato della nazionale in un’intervista di AFP ripresa da varie testate d’oltralpe.

L’Italia secondo Brunel è ancora fragile nei suoi equilibri tra gioco offensivo e difensivo, l’obiettivo del nostro allenatore era quello di creare un miglior gioco offensivo e sviluppare la capacità di creare ma questa scelta è andata ad intaccare l’equilibrio del nostro gioco nel settore difensivo.

Manca ancora un po’ di competizione interna per il posto da titolare, mancano dei giocatori d’alto livello che si andranno a creare con il sistema delle Accademie. Purtroppo l’Italia è un ”piccolo” paese e non gode di quell’attenzione e protezione da parte degli arbitri. Mediamente se su una ruck dev’essere fischiata un penalità, questa viene comminata al team più “scarso”. In ogni caso ci manca la continuità nelle prestazioni, sappiamo fare bene in alcuni frangenti della partita ma non per l’intero match. Siamo sulla buona strada e l’obiettivo non è così lontano, a volte, ma neppure così vicino.

Brunel dichiara che sarà difficile ripetere l’ottimo Sei Nazioni passato, sul piano dei risultati, vuoi anche per il calendario cui andiamo incontro, in ogni caso l’obiettivo è quello di ritrovare la soddisfazione dell’aver avuto una buona prestazione, quello di elevare il nostro livello di gioco, soprattutto in difesa. Come dopo ogni ascensione in quota è venuto a mancare un po’ d’ossigeno e allora dobbiamo fare in modo di essere “ben ossigenati”…

In ultimo parla del Mondiale 2015 al quale mancano solo 18 partite, il nostro allenatore dice che non sono molte, il mondiale è dietro l’angolo ma dovrebbero bastare per far immagazzinare la giusta esperienza ai giovani.

Per alcuni situazioni le parole di Brunel ricordano quelle di Franco Smith nella conferenza stampa d’addio…ci ricordiamo Franco che ci parlava di una mancanza della possibilità di una sana competizione tra i giocatori nei ruoli chiave….

 

Segui il 6 Nazioni

ISCRIVITI AL SOCIALNETWORK DEL RUGBY!!!