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L’impressione, sentiti personaggi molto dentro la cosa che però non intendono (preferiscono non) rilasciare dichiarazioni fra virgolette, è che l’anno prossimo Edoardo Padovani vestirà la maglia del Tolone in Top14 e Champions. E questo nonostante la posizione molto rigida assunta dal presidente Alfredo Gavazzi che, più o meno, ha detto che “da qui (Parma, Zebre, ndr) non si muove nessuno”. L’ha fatto ricorrendo (anche) ad argomenti di norma non regolamentati da clausole contrattuali e  direttamente afferenti a una sfera che potremmo definire “morale”, più che “legale”. Prima fra tutti: la riconoscenza. Che Padovani, secondo il n.1 Fir dovrebbe dimostrare nei confronti delle Zebre, realtà che l’ha accolto dopo la sfortunata parentesi trevigiana (Mogliano), aprendogli la porta verso l’alto livello e la Nazionale. Ovvio che di tali contenuti non ci sia traccia in alcun contratto firmato dalle parti. Come, ne abbiamo avuto la conferma, non c’è traccia, in quello di Padovani (ma anche degli altri atleti zebrati) di alcuna clausola riguardante la rescissione anticipata, con tanto di quantificazione in moneta corrente. Una lacuna che, forse, andrebbe sanata al più presto e che, probabilmente, costituisce un unicum non particolarmente esaltante nel panorama del rugby professionale. Per quanto riguarda il resto, le certezze sono poche ma ci sono. Eccole:

1 – Le Zebre non risultano aver ancora intrapreso la procedura di liquidazione. Così ha (non) deliberato l’assemblea dei soci tenutasi ieri a Parma.

2 – Alla voce inadempienze contrattuali nei confronti dei propri tesserati, le Zebre risultano in ritardo nel pagamento di una mensilità (maggio 2017) cui a giorni (10 luglio) si sommerà anche il mese di giugno.

3 – Padovani risulta regolarmente convocato per lunedì 17 luglio a Parma per la ripresa dell’attività di preparazione in vista della stagione di Pro 12.

4 – Lo stesso Edoardo Padovani che (sua dichiarazione) sarà a disposizione del Tolone da lunedì 10 luglio.

5 – Di norma i trasferimenti di giocatori all’estero in vigenza di contratto avvenivano (dall’Italia verso estero) secondo la tradizionale formula: “Tu vuoi Pierino che ci costa 10, un anno prima che gli scada il contratto. Noi te lo diamo ma tu ci riconosci l’equivalente che useremo per ingaggiare un suo pari valore.”

Altro sull’argomento pare non ci sia da aggiungere. Nell’attesa di vedere come andrà a finire. E, soprattutto, di scoprire quante partite (eventualmente) giocherà Padovani nel ruolo e nella squadra che fu di Halfpenny. Se è vero che il gallese è stato “invitato a togliere il disturbo” per la prova non eccezionale dalla piazzola nel corso della finale con Clermont…

 

Le dichiarazioni di Gavazzi e Padovani