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Foto Stefano Delfrate
Foto Stefano Delfrate

Il Galles passerà da quattro a tre squadre professionistiche di rugby nel 2028, dopo che la federazione gallese (Welsh Rugby Union – WRU) ha finalmente rivelato il suo piano per garantire sostenibilità a lungo termine.

Sparirà solo una franchigia gallese

Quando era stato annunciato il programma molti temevano che la federazione avrebbe ridotto drasticamente le franchigie regionali da quattro a due. Tuttavia, è stato confermato venerdì che solo una delle attuali quattro franchigie di rugby del GallesCardiff, Dragons, Ospreys e Scarlets – verrà eliminata.

Fusione?

Secondo i dettagli diffusi dalla federazione, sarà una franchigia tra Ospreys o Scarlets la squadra rischia di essere chiusa, oppure le due franchigie potrebbero fondersi, visto che la WRU ha previsto una sola licenza professionistica per l’ovest del Galles.

Le altre due licenze professionistiche saranno assegnate alla capitale (Cardiff) e all’est del Galles, il che suggerisce che il futuro di Cardiff Rugby e Dragons RFC è relativamente sicuro, se le trattative procederanno senza intoppi.

Ma la federazione ha anche precisato che, qualora le quattro franchigie non raggiungessero un accordo condiviso, la WRU avvierà “una procedura di gara equa e trasparente per l’assegnazione delle tre licenze”.

Una volta ridotto il sistema da quattro a tre franchigie di rugby, la federazione ha promesso finanziamenti equi: ogni squadra professionistica riceverà 6,4 milioni di sterline, cifra che aumenterà progressivamente fino a 7,8 milioni all’anno. È stato inoltre confermato che tutti i contratti dei giocatori attualmente in essere saranno rispettati.

Il comunicato ufficiale recita:

“La Welsh Rugby Union ha annunciato una decisione storica sul futuro del rugby d’élite in Galles, in seguito a una delle più estese consultazioni mai realizzate nello sport gallese. Il consiglio della WRU ha approvato all’unanimità un nuovo approccio integrato al rugby d’élite, volto a garantire successo a lungo termine grazie a un migliore allineamento tra tutti i livelli di gioco e una maggiore sostenibilità finanziaria.”

Richard Collier-Keywood, presidente della federazione rugby del Galles, ha dichiarato in conferenza stampa al Principality Stadium di Cardiff:

“Dal processo di consultazione è emerso chiaramente che i tifosi vogliono una soluzione duratura, non un rattoppo temporaneo. Li abbiamo ascoltati e siamo d’accordo.”

“La WRU prevede di assegnare tre licenze professionistiche per il rugby maschile: una alla capitale, una all’ovest e una all’est del Galles. Ogni squadra riceverà lo stesso finanziamento, da 6,4 a 7,8 milioni di sterline l’anno. Questa decisione è necessaria per concentrare il talento, migliorare la competitività e garantire sostenibilità economica.”

Ha aggiunto che ogni cambiamento sarà complesso, ma la federazione onorerà tutti gli accordi contrattuali in corso con URC e club professionistici.

Ma chi prenderà il posto lasciato libero in United Rugby Championship? 

La domanda è lecita e la risposta non così scontata. Una sudafricana in più? Da quelle parti non hanno problemi a reperire giocatori. Oppure una terza franchigia italiana dopo Benetton e Zebre (mai state tanto performanti quanto oggi), che sia il lascia passare per il Petrarca e la Federazione Italiana Rugby?