Il coronavirus fermerà l'Hong Kong Sevens?

Hong Kong è nella zona di fuoco. La città è una regione amministrativa speciale (dipendente dalla Cina ma gestita da un governo proprio) e fino ad ora conta 13 casi di persone contagiate dal 2019-nCoV, il virus di Wuhan che ha causato quasi 10.000 infetti e 213 vittime (tutte verificatesi in Cina).

La metropoli asiatica vive momenti di alta tensione sin dallo scorso anno, a causa degli scontri tra la polizia locale e la popolazione, in occasione delle manifestazioni contro le azioni oppressive perpetrate dal governo cinese nei confronti del primo ministro Carrie Lam.

Il propagarsi del virus ha reso impossibile l'organizzazione della annuale Hong Kong Marathon, cancellata onde evitare il rischio di contagio. Il prossimo evento sportivo a rischio cancellazione sarebbe l'Hong Kong Sevens, ma al momento nulla è stato detto. Il CEO della HKRU, Robbie McRobbie ha dichiarato che "non ci sarebbero piani relativamente alla cancellazione dell'evento" e che la federazione tiene costantemente aggiornato World Rugby sulla situazione vissuta ad Hong Kong in un momento di emergenza sanitaria.

Nel 2003, quando ci fu la più grave epidemia di SARS, la HKRU fu costretta a ridurre la capacità dell'Hong Kong Stadium per ospitare l'evento. Alla fine giunsero 33.000 tifosi. È pur sempre vero che il contagio (secondo gli esperti) dovrebbe raggiungere il suo picco tra marzo e aprile, e questo potrebbe rendere tutto più difficile, dal momento che questo coronavirus ha un livello di diffusione più elevato rispetto al virus della SARS.

Detto ciò è probabile che l'evento si svolgerà regolarmente, ma il governo prenderà le dovute precauzioni per ridurre l'affollamento del pubblico (si tratta di circa 120,000 tifosi in tre giorni). Difficile credere che il governo di Hong Kong rinuncerà, tanto facilmente, ad una manifestazione sportiva che genera 51 milioni di dollari l'anno per l'economia locale. 

La prossima settimana i dirigenti della federazione si incontreranno con i membri del governo di Hong Kong, per discutere dell'organizzazione dell'evento e dei rischi legati alla diffusione del virus.

 

 

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