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A tre settimane dall’inizio ufficiale degli allenamenti pre stagione l’head coach del Rugby Colorno Cristian Prestera fa il punto della situazione. I parmensi si sono fatti notare inestate per un rugby mercato dicretamente attivo nonostante le difficltà economiche delle molte squadre di TOP12 (TOP10?), sono infatti quasi una ventina i nuovi arrivi nel parmense. 

Cristian Prestera è nato a Rosario in Argentina nel 1973, da giocatore ha militato nel Club Universitario di Rosario. In Italia dal 2000 ha vestito le maglie di Livorno e Gran Parma prima di accasarsi proprio a Colorno dal 2006 al 2009 come giocatore e dal 2009 al 2012 come allenatore centrando due promozioni, dalla Serie B alla A2 e dalla A2 alla Serie A1. Dopo una importante parentesi da allenatore della mischia dell’Accademia Ivan Francescato e della Nazionale U18 e U20 nel 2015 torna in bianco rosso stavolta a capo del progetto femminile, è proprio alla guida tecnica delle Furie Rosse che arriva nel 2018 il primo scudetto femminile. Nel 2019 il ritorno al timone della prima squadra assieme all’amico Roland De Marigny, il 2019 coincide con l’anno della storica promozione dalla Serie A in massima serie per Colorno che entra nella ristretta cerchia delle 12 squadre migliori d’Italia.

 

Come si riparte dopo uno stop così lungo, con alcuni giocatori che non vedono un pallone e un campo da rugby da marzo?

“Siamo all’inizio di una nuova stagione, rispetto agli altri pre stagione siamo stati costretti a partire da zero proprio a causa dello stop molto lungo. La ripresa è quindi stata impostata in modo diverso rispetto a una preparazione normale, le solite 8 settimane non bastano più, ci vuole un lavoro specifico.”

“Iniziamo comunque da una base importante, abbiamo fatto tesoro dello scorso campionato quindi sicuramente partiamo avvantaggiati rispetto all’anno scorso quando eravamo neo promossi. Affrontiamo nel migliore dei modi questo particolare pre stagione, siamo organizzati per far bene”.

“La prima parte del lavoro di preparazione sarà di adattamento con molto più spazio lasciato a fisioterapisti, preparatori atletici e medici. A livello tecnico andiamo incontro a una ripresa molto graduale partendo dalle abilità di base, senza contatto per il primo periodo”.

 

 

Le prime impressioni sul nuovo gruppo giocatori?

“Penso che il nuovo gruppo di giocatori sia in linea con quello che è il progetto societario, l’obiettivo è stato allestire una squadra giovane con un grande potenziale da poter formare a seconda delle nostre richieste tecniche. I nuovi innesti, tutti molto giovani, arrivano in buona parte dal percorso federale dove la continuità della formazione verso l’alto livello passa dal Top12. Inoltre abbiamo mantenuto l’ossatura del gruppo, è ciò che ci darà il necessario tocco di esperienza. Obiettivamente penso che sarà una squadra con grandissimo potenziale, starà al campo dire se ho ragione”.

 

 

Al tuo fianco avrai uno staff di alto livello, l’esperienza internazionale dell’inglese John Wells e la voglia di imparare di un giovane allenatore come Samuele Pace.

“Indubbiamente siamo cresciuti anche come staff tecnico perché oltre alle figure già presenti sono arrivati John, un allenatore dalla grandissima esperienza che ho avuto la possibilità di conoscere un anno fa quando allenava i Newcastle Falcons, e Giorgio Intoppa, un preparatore atletico con importanti esperienze di alto livello con Benetton Rugby e Nazionale maggiore. Sono sicuro che daranno un contributo molto importante per il progetto della società.”

“Sicuramente non sarà facile sostituire un allenatore come Roland - aggiunge Prestera - ma penso che Samuele abbia le caratteristiche che servono a questo gruppo, è una ottima risorsa.”

 

Un giudizio sulle prime settimane di allenamenti.

“Siamo molto contenti, in particolare perché abbiamo appurato che i giocatori si sono presentati pronti per ripartire, durante questo lungo stop si sono allenati nelle possibilità, ciò è molto positivo. In queste prime settimane il lavoro dei preparatori è stato indubbiamente agevolato dalla buona condizione in cui sono arrivati i giocatori”.

 

Foto Rugby Colorno