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Finalmente il rugby fa un pò di scuola e insegna qualcosa agli altri sport. Uno in particolare, che da anni lamenta l'assenza della "moviola in campo", negata a più riprese da un signore, ex-colonnello dell'esercito svizzero, che per vent'anni è stato ai vertici del calcio mondiale.

Gianni Infantino, attuale presidente FIFA, aveva già consentito la sperimentazione dell'assistenza video in occasione della Coppa del mondo per club 2016 e adesso l'approvazione ufficiale è arrivata per il suo utilizzo in occasione della Confederations Cup 2017 (in programma tra il 17 giugno e il 2 luglio) e in vista dei prossimo Mondiali di calcio in Russia

Il sistema noto come VAR, Video Assistan Referee, già testato in occasione di alcune amichevoli internazionali, sarà utilizzato in linea di massima allo stesso modo di come avviene nel rugby. L'arbitro potrà farne ricorso in caso di: gol viziati da irregolarità o fuorigioco palesi non visti dal guardalinee, rigori dubbi, falli da espulsione e scambi di identità fra i calciatori da sanzionare. 

A riguardo il numero 1 della FIFA ha dichiarato: "Se possiamo aiutare l'arbitro a non commettere errori, facciamolo. In questo modo oltre ad aiutare il direttore di gara, renderemo più giustizia ai tifosi e al pubblico". 

Insomma dopo anni e anni la FIFA ha optato per un meccanismo che World Rugby introdusse sedici anni fa, quando nel 2001 l'allora International Rugby Board decise di affiancare un assistente arbitrale in cabina di regia che potesse essere consultato dal direttore di gara in situazioni di gioco dubbie. Nel rugby league il TMO è stato addirittura potenziato mediante l'introduzione del Bunker NRL.

Nel calcio ci si è arrivati tardi dopo anni di gestione "farlocca" della FIFA, troppo vincolata a legami commerciali che rendevano necessari gli "errori arbitrali". Perchè la certezza di un immagine video rende difficile truccare i risultati. Perchè alla fine le polemiche dei critici creano mercato, tenendo incollati gli accaniti tifosi-allenatori di calcio ai teleschermi per seguire le trasmissioni dei post partita più trash coadiuvate dal Graziano Cesari di turno. Non è un caso che a questa decisione ci si è arrivati per gradi dopo che Blatter e il Comitato FIFA, probabilmente a malincuore, approvarono la costosissima goal-line technolgy nel 2013.  

Per ora la palla ovale può fregarsi le mani per aver, con semplicità, anticipato di anni il mondo del calcio. Perchè il rugby "non si capisce", "è pieno di regole", "non ha senso", però alla fine è l'unico sport che, rispetto agli altri, insegna qualcosa...