Rugby World Cup 2019: Bracconieri, arieti e sciacalli
Articolo pubblicato su Allrugby numero 138
La caccia al pallone e all’avversario è la specialità del capitano australiano Michael Hooper, dei gallesi Josh Navidi e Justin Tipuric, di Ardie Savea e Sam Cane, tornato prepotentemente alla ribalta dopo un lungo stop, dell’inglese Tom Curry, di Peter O’ Mahony dell’Irlanda, di Francois Louw e Siya Kolisi degli Springboks, di Pablo Matera dei Pumas. Maro Itoje in questo elenco è troppo bello per essere vero. Ma qui ci stanno bene anche il nostro Jake Polledri e Braam Steyn. Palla in mano, invece, i frantumatori delle difese rispondono ai nomi di Billy Vunipola, CJ Stander, Duane Vermeulen, Taulupe Faletau, Louis Picamoles, Liam Squire della Nuova Zelanda. In questa categoria ci sono anche i “tagliaerba”: lo scozzese Jonny Gray è uno che nella sua intera carriera ha mancato si è no il 2% dei placcaggi e ne ha fatti almeno 2000, tra club e Nazionale!
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