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Rugbymeet vi accompagna in un viaggio alla scoperta delle 4 Pool della Rugby World Cup.

Dopo aver visto e analizzato la Pool A, oggi scopriamo la Pool B dove troviamo inserito il Sud Africa, favoritissimo per il passaggio del turno al primo posto. Per il secondo posto disponibile la lotta sarà una sfida tra Samoa e Scozia, ma attenti al Giappone che potrebbe riservare qualche sorpresa. Gli USA sono la vittima predestinata del girone B. 


SUD AFRICA

Rugby World Cup Story: 1° Campione 1995, 3° posto 1999, 1° Campione 2007

I giocatori più rappresentativi del passato: 

François Pienaar (1,91 m x 108 kg da giocatore) flanker soprannominato “The Bionic Man”, capitano e uomo simbolo del Sud Africa campione del mondo del 1995, alla prima partecipazione ai mondiali, quella degli Springboks fu più di una vittoria, fu l’inizio di una nuova era e la fine dei pregiudizi razziali attraverso il Rugby. Da giocatore François Pienaar ha giocato 29 volte con gli Springboks, a fine carriera anche 2 stagioni in Inghilterra con i Saracens.

Joost Van Der Westhuizen (1,85 m x 98 kg da giocatore) mediano di mischia con doti fisiche da terza linea, il Sud Africa poteva contare su una terza linea aggiunta quando era in campo Van Der Westhuizen, 3 mondiali giocati (1995, 1999, 2003) e Campione del Mondo nel 1995, con il Sud Africa ha segnato 38 mete in 89 partite. Nel 2011 a Joost viene diagnosticata una grave malattia neurologica degenerativa, diventa poi il fondatore di J9 Foundation, una fondazione nata al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi per la ricerca sulla SLA.

Os Du Randt (1,90 m x 135 kg da giocatore) pilone Campione del Mondo per 2 volte (1995 e 2007), come lui solo altri 5 uomini al mondo: gli australiani Crowley, Eales, Horan, Kearns e Little (1991 e 1999). Os Du Randt però ha vinto il secondo mondiale a distanza di 12 anni, nel 2007 annunciò il ritiro alla vigilia della finale vinta con l’Inghilterra. Nella Rugby World Cup Os ha vinto 15 dei 16 match giocati (nelle edizioni 1995, 1999, 2007) e con gli Springboks vanta 80 caps.

Percy Montgomery (1,85 m x 91 kg da giocatore) estremo riconoscibilissimo per la lunga chioma bionda è il miglior marcatore assoluto del Sud Africa con 893 punti, dotato di un piede precisissimo è il 9° marcatore al mondo. Con gli Springboks ha giocato 102 volte, 2 le Coppe del Mondo giocate (1999 e 2007).

John Smit (1,88 m x 120 kg da giocatore) giocatore in grado di ricoprire in nazionale i ruoli di tallonatore, pilone sinistro e pilone destro, da capitano nel 2011 ha alzato la Webb Ellis Cup al cielo di Parigi. 111 sono le presenze in maglia Springboks e 3 i mondiali giocati (2003, 2007, 2011).

Analisi:

E’ la nazionale forse meno in forma dell’emisfero australe, forse sarà colpa della preparazione in stile sud africano, ma come nel 2003 la storia ci insegna che bisogna far anche riposare i giocatori. Conosciamo tutti la fisicità e la mole di gioco che possono mettere in campo i temibili Springboks, il capitano Jean De Villers non sarà certo in forma a causa delle ricadute post operazione al ginocchio ma nei centri con De Allende e con il giovane Kriel coach Meyer ha delle validissime alternative. 

I migliori giocatori: Bryan Habana, Duane Vermeulen, Willie le Roux, Bismarck du Plessis

Coach: Heyneke Meyer
Assistant coach: Johann Van Graan

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Prediction: Primi 8


SAMOA

Rugby World Cup Story: Quarti di finale 1991 e 1995

I giocatori più rappresentativi del passato: 

Brian Lima (1,86 x 95 kg da giocatore) centro/ala, è di sicuro il più famoso giocatore nella storia di Manu Samoa per le quali detiene anche il record di caps e mete (64 e 29). In 18 anni di carriera internazionale il “chiropratico”, questo il soprannome che si è guadagnato per la “fisicità” dei suoi placcaggi, ha stabilito il record di 5 partecipazioni alla RWC.

Semo Sititi (1,88 m x 105 kg da giocatore) terza linea, numero 8 è subentrato come capitano a Pat Lam, un altro grande del passato, e si è guadagnato ben 59 caps per i colori della sua nazione. Secondo metaman in assoluto (17) ha giocato gran parte della carriera nelle isole britanniche prima di approdare in Giappone. Attualmente allena la rappresentativa U20 samoana.

Pat Lam (1,88 m x 95 kg da giocatore) l’ex allenatore di Samoa e attuale allenatore di Connacht è forse il flanker più famoso e forte di Manu Samoa. Ha collezionato 34 caps e dipsutato 3 RWC raggiungendo i quarti nel 1995 e 1999. Tra i suoi honours anche un cap con gli All Blacks nel 1992 (allora si poteva) e la vittoria dell’Heineken Cup 1999/2000 con Northampton, una Premiership nel 1998. 

Peter “Fats” Fatialofa (1,84 m x 115 kg da giocatore) leggendario pilone che capitanò Samoa alla prima apparizione nella RWC nel 1991 e le guidò ai quarti di finale contro la Scozia. Da giocatore ha vinto la Ranfurly Shield dal 1985 al 1993 con Auckland e vanta un passato anche in Italia nelle fila de L’Aquila Rugby. Fats ha passato la palla per l’ultima volta il 6 novembre 1993 a causa di un attacco di cuore. 

Analisi

Manu Samoa sembra aver perso la brillantezza e la qualità delle prime due RWC quando ha guadagnato per ben 2 volte di fila i quarti di finale. Gli ultimi anni sono stati costellati da vicende extra rugbystiche con la querelle tra giocatori e federazione accusata da questi ultimi di aver dilapidato tutta la dotazione finanziaria e di costringerli a rappresentare la nazione a spese proprie. Samoa ha forse il miglior pack delle isolane e si distingue per un rugby fisico che sfrutta la qualità del suo pack e la forza di intimidazione in difesa grazie a placcaggi devastanti, a volte al limite della regolarità e che spesso costano qualche cartellino di troppo.

I migliori giocatori: Alesana Tuilagi, Tim Nanai-Williams, Ofisa Treviranus, Maurie Fa’asavalu

Coach: Stephen Betham
Assistant coach: Alama Ieremia

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Prediction: Pool


SCOZIA

Rugby World Cup Story: 4° posto 1991, Quarti di finale 1987, 1995, 1999, 2003

I giocatori più rappresentativi del passato: 

Chris Paterson (1,83 m x 80 kg da giocatore) apertura, estremo ed ala all’occorrenza detiene il record di presenze (109) e di punti (809) per la nazionale del cardo, ha partecipato a 4 RWC e detiene anche il record di presenze scozzese in coppa con 15. Calciatore precisissimo ha a lungo detenuto il record di calci consecutivi trasformati a livello internazionale prima che nel 2010 lo battesse Morné Steyn.

Gavin Hastings (1,88 m x 91 kg da giocatore) estremo molto potente e considerato uno dei migliori giocatori scozzesi in assoluto, per alcuni anni anche il miglior estremo al mondo. Hastings ha giocato tutti e 3 i test con British Irish Lions nel tour australiano del 1989 e ne è stato capitano in quello in Nuova Zelanda del 1993. Capitano della Scozia per 20 volte è stato a lungo recordman di punti con 667 prima che lo superasse Paterson, è stato inserito anche nella Wolrd Rugby Hall of Fame.

Sir Ian McGeechan apertura/centro ha giocato 32 volte con gli Highlanders capitanandoli 9 volte, nel suo palmares 2 Tour dei Lions anche se la sua fama attuale la deve alla notevole carriera da allenatore il cui culmine è stato il ruolo da head coach della Scozia dal 1988 al 1993 e dei Lions nel 1989, 1993, 1997 e 2009. Anche Geek è stato inserito nella Wolrd Rugby Hall of Fame.

John Jeffrey “Il Grande Squalo Bianco” per la sua chioma bionda e la pelle molto chiara è stato forse il miglior flanker della storia scozzese, è famoso per essere un lottatore instancabile (come si richiede a una terza linea), sempre il primo a placcare o il primo sul breakdown. 40 cap per la nazionale e un tour dei Lions nel 1989, è stato uno dei principali artefici del grande slam del 1990. E’ anche famoso per essersi “guadagnato” 6 mesi di squalifica dalla Scottish Rugby Union per aver preso a calci la Calcutta Cup dopo il match con l’Inghilterra nel 1988.

Jason White (1,96 x 108 kg da giocatore) 77 caps, 19 da capitano è forse stato il miglior terza linea all round assieme a Jeffrey. White ha vinto il premio come miglior giocatore di Scozia e della Guinness Premiership nella stagione 2005/2006. Ha giocato per Glasgow, Sale Sharks e Clermont.

Analisi:

Sotto la guida di Vern Cotter la Scozia ha alternato ottime prestazioni ad altre altrettando deludenti come la sconfitta casalinga patita dall’Italia nello scorso 6 Nazioni. Ha fatto abbastanza bene nei test che l’hanno accompagnata alla RWC perdendo di misura in Irlanda e in Francia ma vincendo con l’Italia a Torino prima di demolirla ad Edimburgo. Ha sempre più un’impronta da emisfero sud con l’innesto di giocatori neozelandesi, ultimo fra tutti il flanker John Hardie, cosa che ha scatenato qualche polemica. La Scozia pone parecchia attenzione al break-down dove contesta abilmente ogni pallone, ha un reparto di seconde linee di alto livello che permette loro di dominare in touche che utilizza per innescare i trequarti dotati da una buona fisicità e velocità. 

I migliori giocatori: Richie Gray, Stuart Hogg, Sean Lamont, Greig Laidlaw

Coach: Vern Cotter
Assistant coach: Duncan Hodge, Matt Taylor, Jonathan Humpreys

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Prediction: Primi 8


GIAPPONE

Rugby World Cup Story: ha partecipato a tutte le edizioni della Rugby World Cup dal 1987 ad oggi.

I giocatori più rappresentativi del passato: 

Daisuke Ohata (1,75 m x 85 kg da giocatore) ala, fino al 2011, con ben 69 mete internazionali è stato il miglior realizzatore di sempre.

Keiji Hirose (1,70 m x 74 kg da giocatore) apertura, 40 caps con la maglia della Nazionale giapponese detiene il record nazionale di punti, ne ha messi a segno 422 frutto di  5 mete, 77 trasformazioni, 79 punizioni e 2 drop. Ha partecipato a 3 edizioni della Coppa del Mondo (1995,1999 e 2003)

Kensuke Iwabuchi (1,78 m x 80 kg da giocatore) apertura. Una carriera difficile segnata da gravi infortuni e dall’ombra del sopracitato Hirose. Le sue doti vennero notate anche fuori dal suo Continente, infatti è stato il primo giocatore giapponese ad ottenere un ingaggio in Inghilterra nei Saracens

Toru Kurihara (1,78 m x 82 kg da giocatore) ala, estremo entrato nella storia della Nazionale giapponese per aver realizzato in una sola partita 6 mete e 15 trasformazioni per un totale di 60 punti nel match di qualificazione alla Coppa del Mondo del 2003 contro Taiwan finita poi 120 a 3 a favore del Sol Levante.

Analisi

Negli ultimi anni la squadra è cresciuta tanto grazie all’influenza dei giocatori maori introdotti nel loro campionato e sicuramente per la grande esperienza portata dal tecnico aussie Eddie Jones. Dal 2005 ad oggi hanno scalato ben 5 posizioni nel ranking mondiale arrivando al 13° posto odierno mettendosi alle spalle Nazionali come Georgia, Romania, Stati Uniti e purtroppo per noi anche l’Italia. Inseriti nel Pool B le aspettative sono quelle di provare a battere Samoa e mantenere il distacco nel ranking dagli USA. Il passaggio del turno è mission impossible.

I migliori giocatori: Hitoshi Ono, Michael Leitch, Fumiaki Tanaka, Kosei Ono

Coach: Eddie Jones
Assistant coach: Keisuke Sawaki

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Prediction: Pool 


USA

Rugby World Cup Story: Pool 1987, 1991, 1995, 1999, 2003, 2007, 2011

I giocatori più rappresentativi del passato: 

Todd Clever (1,93 m x 103 kg da giocatore) terza line con diverse esperienze da giocatore professionista sia in Sud Africa che in Nuova Zelanda, per molti anni è stato il capitano e il giocatore più rappresentativo degli ‘Eagles’, con gli USA ha giocato 63 partite e giocato 2 mondiali (2007 e 2011) marcando 11 mete.

Luke Gross (2,06 m x 125 kg da giocatore) seconda linea votata al lavoro sporco ha girato il mondo giocando nei maggiori campionati europei, nelle stagioni 1999-2001 ha giocato nella Rugby Roma vincendo anche uno scudetto. 62 caps e 3 mondiali (1999, 2003, 2007) con gli USA.

Mike Hercus (1,78 m x 82 kg da giocatore) l’apertura degli ‘Eagles’ è il recordman di punti con 475 in 48 partite. Nel suo curriculum qualche stagione da professionista in Europa con i Sale Sharks (Inghilterra), Scarlets e Newport Dragons (Galles).

Paul Emerick (1,83 m x 95 kg) trequarti centro molto fisico, pericoloso palla in mano ma anche ottimo placcatore. Con un passato in Italia a Parma (2008-2010) nella sua carriera si è distinto come protagonista anche con la nazionale Seven degli USA. Con gli Eagles ha marcato 17 mete in 46 partite.

Analisi: Possiamo dire che il passaggio del turno è una partita tra Sud Africa, Samoa e Scozia con gli Springboks favoriti al primo posto. In breve un per concludere un mondiale positivo gli ‘Eagles’ dovrebbero battere il Giappone (squadra in grossa crescita) e fare lo sgambetto alle Samoa. Non sarà facile…

I migliori giocatori: Chris Wyles, Samu Manoa

Coach: Mike Tolkin
Assistant coach: Justin Fitzpatrick

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Prediction: Pool


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