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Reduce dal’esperienza della Barcolana abbiamo intervistato il Barone Andrea Lo Cicero (103 caps) ritiratosi dopo il match vittorioso del 2013 sull'Irlanda all'Olimpico, cui abbiamo chiesto un parere generale su quanto accaduto sino ad ora nella Rugby World Cup, ma anche nello specifico parlando dell’Italrugby.

Barone si sono appena concluse le Pool cosa ne pensi, qual è il bilancio che possiamo trarre?

"Fino ad ora possiamo parlare di alcune sorprese positive. L’Australia ha fatto molto bene così come l’Irlanda e non a caso sono arrivate prime con merito nelle loro Pool. Altre squadre come Giappone e Georgia hanno espresso un nuovo modo di giocare contro squadre importanti contro le quali hanno anche vinto meritatamente, questo si che è stato un gran bel messaggio al rugby mondiale.

Le note agrodolci arrivano dall’Italia, mi spiace molto che l’Italia sia uscita senza arrivare ai quarti di finale ed ho tifato per i nostri ragazzi, ma quanto accaduto è lo specchio dei nostri problemi. E’ lo specchio di una Federazione inesistente, è lo specchio di uno staff tecnico discutibile, di situazioni per le quali Parisse prima gioca contro l’Irlanda e poi non gioca contro la Romania. Non capisco come mai, se  per la sua gloria o per quale motivo?

Conosco e stimo Jacques Brunel ma penso sia cambiato qualcosa all’interno della nazionale. Sinceramente pensavo fosse l’allenatore giusto per noi, ha allenato in Francia vincendo sia il campionato che a livello internazionale, ed è stato assistente dei Bleus vincendo un 6 Nazioni. E’ sempre stato un ottimo allenatore anche per il suo modo di rapportarsi con i giocatori, sinceramente non so cosa gli sia successo ma deve essersi rotto qualche meccanismo”.
 

Come giudichi l’esclusione di Mauro Bergamasco dalla partita finale?

“Mauro Bergamasco ha giocato 5 Rugby World Cup; con me e suo fratello Mirko ha fatto conoscere il rugby in Italia e lo lasciano fuori?! Non lo fanno giocare nell’ultima partita della sua carriera? Penso che questa nazionale non lo meriti e soprattutto la FIR non ha organizzato nulla per rendergli onore, sono stati patetici. Non si doveva lasciare Mauro in tribuna! Non so dove stia tutta la verità ma stiamo rovinando la nazionale e questo bellissimo sport.

Il problema è che sono stati beatificati alcuni giocatori, passami il termine, ed è una cosa assurda perché il nostro è uno sport di squadra e non di singoli. Per questo motivo abbiamo perso un treno a livello di risultati ed anche a livello mediatico. Mi consola solo il fatto che, quantomeno per Mauro sia stato fatto fare il giro di campo, e che poi alcuni compagni lo abbiano lanciato in aria, a me non era capitato ad esempio”
 

Cosa ci è mancato in definitiva?

“I ragazzi hanno giocato bene. Ci sono molti giovani dei trequarti con grandi potenzialità, in partita hanno mostrato buona inventiva e ad esempio hanno giocato meglio senza i santi in campo, hanno giocato bene nell’ultima partita perché non hanno sentito la pressione.

Purtroppo questa situazione l’ho già vissuta dal ’99 e non mi è piaciuta per nulla. Poi guardi Richie McCaw onorare in pubblico il 100° cap di Ma’a Nonu e capisci che il nostro deve essere uno sport diverso. Ce l’ha dimostrato uno che è un capitano e dà l’esempio dentro e fuori dal campo. La storia di Mauro è inaudita ed è in netto contrasto con quello che ci ha regalato McCaw. Penso che, come ha fatto lui, i giocatori più rappresentativi debbano fare il passo, cioè avrebbero dovuto onorare un campione come lui. Invece solo alcuni lo hanno fatto, ma non tutti, almeno da quello che abbiamo potuto vedere.

Mi spiace molto per l’infortunio di Masò (Andrea Masi), mi spiace molto per Michele Rizzo che si è infortunato contro il Canada ed è arrivato in gran forma al Mondiale e secondo me avrebbe dovuto giocare titolare tutte le partite. Non capisco perchè non sia stato chiamato subito un ragazzo come Alberto De Marchi che avrebbe potuto ricoprire il ruolo di pilone dx e sx per poi convocarlo solo alla fine a causa degli infortuni.

Abbiamo avuto la possibilità di giocare le nostre partite sempre con una settimana di recupero, non come il Giappone che ha giocato con la Scozia dopo 4 giorni e l’ha pagato nel secondo tempo. E’ una possibilità sfumata purtroppo”.

 

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