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Dopo l'impresa dell’Italia Under 20 sull'Inghilterra (38-31) nelle Six Nations U20 Summer Series è arrivato il momento di fare bilanci sulla stagione delle nazionali azzurre, in particolare sulla maggiore reduce da una vittoria sofferta in Portogallo, una più agile in Romania e la pesantissima sconfitta con la Georgia per 28-19 nell’ultimo test match del Tour 2022.

Si sono espressi in conferenza sullo stato attuale dell’Italrugby il Presidente Marzio Innocenti con il vice Morelli, i CT della maggiore Kieran Crowley e della U20 Massimo Brunello e il responsabile dell'Alto livello Franco Smith.

Parla per primo il responsabile tecnico Kieran Crowley: “In Georgia la prestazione è stata inaccettabile. Abbiamo avuto 7 touche nei loro 5 metri  ma non abbiamo segnato. Siamo più indietro rispetto a dove pensavo di essere a questo punto”.

 

E’ comunque stata confermata la fiducia al ct neozelandese: “La frustrazione di un risultato molto deludente come quello di Batumi non ci deve portare a colpi di spugna, a dire che è tutto sbagliato, le nostre squadre nazionali potranno darci grandi soddisfazioni. Crowley è stato voluto dal consiglio federale e la nostra fiducia è intatta, perché il lavoro da fare è tanto e il percorso è lungo” continua Innocenti.

 

C’è chi pensa già al dopo Crowley, e con i risultati della nazionale U20 e le buone prestazioni di Benetton i nomi che spuntano sono quelli di Massimo Brunello e Marco Bortolami. E’ quindi arrivato il momento del CT Italiano?

Sono passati 23 anni dalla breve parentesi dell’aquilano Massimo Mascioletti (sostituì Georges Coste ai mondiali 1999) e ben 35 anni da Bollesan al primo Mondiale 1987 quando il capitano era proprio Innocenti.

Di tecnici italiani che possono ambire alla panchina più prestigiosa e pericolosa ce ne sono. “Penso a Massimo Brunello, una risorsa che non va dispersa. Cosa volete dire a un ct che ha vinto quest'anno 7 partite su 10. E poi Fabio Roselli per il lavoro fatto con le Zebre e c'è Marco Bortolami che sta guidando la franchigia della Benetton e può avere l'ambizione di allenare l’Italia” commenta Innocenti.

 

Post Georgia la polemica non può nuovamente varare sulla partecipazione dell’Italia al 6 Nazioni.

“La sconfitta con la Georgia non cambia niente a livello di partecipazione al Sei Nazioni. I motivi sono commerciali e sportivi. Far entrare una settima squadra è complicato, bisognerebbe cambiare la formula. Mettiamo le retrocessioni? Ok. Poi chi scende va nel Championship europeo e lo vince di sicuro, chi sale entra nel Sei Nazioni e probabilmente retrocede subito: a chi interessa? Non è facile” conclude Innocenti.

 

A novembre l’Italia ospiterà Samoa, Australia e Sudafrica, tre test match non facili. Wallabies e Springboks ci sono superiori mentre Samoa è la proprio davanti a noi nel Ranking.