x

x

Durban (Sudafrica) – “Ho un cognato samoano, e forse sabato me lo ritroverò pure di fronte. A destra con la maglia dell’Italia io, a sinistra con quella di Samoa, lui”.

Il virgolettato è di Martin Castrogiovanni, pilone destro dell’Italrugby con novantasei presenze all’attivo; “lui” invece è Logovi’i Mulipola, sinistro samoano di ventisei anni che sabato scorso a Durban ha creato non poche difficoltà alla prima linea scozzese nella prima giornata delle Castle Lager Series vinta dalla formazione del Sud Pacifico per 27-17.

“Ho il cognato samoano, è vero” racconta ridendo Castro da Durban, dove gli Azzurri – che domani voleranno a Nelspruit per sfidare i samoani sabato pomeriggio (ore 14.15, diretta Sky Sport 2) – continuano a preparare il secondo appuntamento del tour.

“Mulipola è stato questa stagione mio compagno ai Leicester Tigers e da un paio di anni esce con mia sorella Maria Ines. Per fortuna sabato partirà dalla panchina perché pesa 135kg, non è proprio semplice giocarci contro. Intanto ci hanno pensato i miei genitori ad avvisarlo: se ci troveremo uno di fronte all’altro e dovesse spingere un po’ troppo, si troverebbe subito estromesso dalla famiglia” ride il numero tre dell’Italia, diventando però immediatamente serio quando l’argomento scivola in modo più serio sulla partita che attende gli Azzurri a Nelspruit.

Guarda la video intervista a Castro

“Samoa non ha nulla da invidiare al Sudafrica, hanno fatto grandi progressi sotto ogni punto di vista. Sono grossi, pesanti, fisicamente fuori dalla norma ed oggi esprimono un rugby veloce che, alle grandi qualità dei loro trequarti, aggiunge qualità in touche, nelle fasi di conquista, in mischia chiusa. Sarà una partita davvero difficile quella che ci aspetta a Nelspruit”.

In un XV samoano che cambierà poco o nulla rispetto alla vittoria con la Scozia (l’unico cambio riguarda proprio Mulipola, sostituito in maglia numero uno Sakaria) i riflettori saranno però puntati soprattutto su Alesana Tuilagi, l’ala che ha avuto un ruolo decisivo nella vittoria sulla Scozia e che è stato per sei anni compagno di squadra di Castrogiovanni a Leicester: “Come si ferma Alesana? Difficile, se non ti fanno portare le pistole in campo” si concede una nuova battuta il capelluto pilone dell’Italia. “Scherzi a parte, credo Alesana sia uno dei giocatori più pericolosi non solo di Samoa, ma del rugby in generale. E’ grosso, veloce, potente. Se prende velocità, fermarlo è un’impresa. Credo che sia davvero uno dei simboli del rugby moderno. La chiave della partita sarà togliere spazi ai samoani, evitare di commettere l’errore di farli accelerare che ha commesso la Scozia. Affrontarli fisicamente e togliere loro gli spazi, ripeto, sarà fondamentale”.

Dopo sette anni con la maglia dei Tigers, dopo il tour estivo Castrogiovanni cambierà maglia, lasciando Leicester per un nuovo club: “Lascio il club, ma il mio rapporto con la squadra e la città non finiranno. Magari rapporti con qualcuno in particolare sì, ma non quelli con una squadra ed una città che mi hanno voluto bene e per cui ho dato tutto. Mi piacerebbe tornare ai Tigers, un giorno. Ma adesso è presto per parlarne. Vediamo quel che verrà a breve, il mio futuro è nelle mani di Dio”. 

 

Segui tutti i Test Match di Giugno

ISCRIVITI A RUGBYMEET ED ENTRA NEL SOCIAL!!!