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Un paio di mesi fa ho ricevuto il messaggio di un amico, mi voleva parlare di Rugby Integrato e la cosa mi ha incuriosito subito. Poi il nulla per un po’ di tempo finchè una sera non mi è arrivata la telefonata di quell’amico: “ Posso parlarti di un progetto bellissimo che ho preso a cuore e vorrei pubblicizzare?”

Ho risposto di si e mi sono messo ad ascoltare Max che mi parlava di Rugby Integrato, quello che gli inglesi chiamano Mixed Ability Rugby, una storia importante partita dall’Inghilterra approdata in Piemonte dove gli amici del Chivasso la stanno promuovendo e che Max vuole fare attecchire in Veneto in quel di Villorba.

Non si parla di utilizzare il rugby per “riabilitare”, si parla di far giocare il rugby ad atleti con disabilità intellettive quali sindrome di down e autismo, si parla di far giocare assieme atleti “abili” e “disabili” in un rugby la cui unica differenza è la mischia no contest.

“Il modello Mixed Ability favorisce l’inclusione sociale attraverso la compresenza e l’interazione di giocatori con differenti abilità campo. Il modello differisce da quello paralimpico, poiché parte dall’assunto che chiunque di noi, ad un certo punto della propria vita, può sperimentare una forma di disabilità, e che quindi la distinzione tra normo e diversamente dotati sia una barriera che vada abbattuta”

Insomma  il modello Mixed Ability vuole consentire alle persone disabili il diritto di scegliere, di assumersi responsabilità, rischi e di interagire negli spazi e nelle modalità da loro prescelti. Lo sport Mixed Ability non classifica né separa giocatori o atleti disabili in differenti categorie. Si vuole spostare l’attenzione su ciò che si può fare. La facilitazione, il sostegno, il coinvolgimento sono incoraggiati da ognuno, fuori e dentro il campo.

Il primo Mixed Ability Rugby World Tournament – MARWT di sempre si terrà in Yorkshire tra il 17 e il 21 di Agosto 2015, vi parteciperanno oltre 400 giocatori da 10 nazioni.

Il Mondiale di Mixed Ability ha il patrocinio e il supporto del Ministro dello Sport e del Turismo britannico, Helen Grant, del Dipartimento per la Cultura, Media e Sport, ma anche della RFU, la federazione inglese, dei Barbarian FC e di molte altre amministrazioni pubbliche e imprese private.

In suo sostegno è sceso anche il pilone campione de mondo 2003, leggenda inglese nonché presidente di RFU Jason Leonard che ha dichiarato “non c’è nulla come un mondiale per ispirare una nazione, e ospitare l’evento ci dà la possibilità ottimale di dimostrare che il rugby è uno sport per tutti. È eccitante vedere i progetti volti ad aumentare la partecipazione che sono già in atto, di modo che i club siano pronti e impazienti di dare il benvenuto all’influsso di nuovi giocatori!”.

La concomitanza con la RWC 2015 in Inghilterra è un’occasione unica per promuovere ed espandere il modello Mixed Ability.  La rappresentativa italiana sarà guidata dal Chivasso Rugby Onlus (CROn), nato nel 2010 e prima squadra dedicata integralmente al rugby integrato, che creerà una franchigia con il VII Rugby per l’occasione con l’innesto di atleti da altre parti d’Italia.

Il 23 maggio, al campo del VII Rugby (Settimo Torinese) si è tenuta una giornata informativa che ha illustrato le attività italiane del CROn, di IMAS (International Mixed Ability Sports) e della rete internazionale di rugby integrato, con una partita tra il CROn e il VII Rugby per focalizzare l’attenzione sulle iniziative legate all’espansione nazionale del modello mixed ability e sul Mondiale di Bradford.

Il 18 luglio, nel corso della Butterfly Cup, un torneo di touch rugby si terrà al campo del Villorba Rugby un altro evento informativo e propedeutico alla valorizzazione e al sostegno del Mixed Ability Rugby. L’intenzione del Villorba Rugby, mi dice Max Tagliavini, è quella di collaborare con il CROn per portare il Rugby Integrato anche nel Nord Est.

 

SIETE TUTTI INVITATI!!!!!

 

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