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L'Arnica Montana e? una pianta erbacea perenne della famiglia delle Composite che cresce nelle regioni alpine e prealpine. I suoi fiori sono la parte utilizzata in fitoterapia. I principi attivi contenuti nell'arnica, ovvero i flavonoidi, i triterpeni, i lattoni sesquiterpenici e l'olio essenziale, le conferiscono proprieta? antinfiammatorie, antidolorifiche e sono in grado di stimolare la circolazione.

Si deve tenere pertanto conto che oltre a ridurre il dolore dovuto ai traumi, favorisce anche il riassorbimento dei lividi: infatti, normalmente, nei tessuti c’e? un equilibrio tra i liquidi che fuoriescono dai vasi sanguigni e quelli riassorbiti dagli stessi e dal sistema linfatico. Traumi anche minimi, possono rompere questo equilibrio, rallentando la circolazione venosa e linfatica e causando il passaggio di proteine dal sangue nei tessuti: questo processo determina il richiamo d'acqua che e? alla base del gonfiore.

Rimanere a riposo e raffreddare la parte contusa con il ghiaccio riduce la formazione dell'edema e ne favorisce il riassorbimento. Ma l'azione piu? efficace si ottiene andando a riparare i danni ai vasi e stimolando il sistema linfatico a drenare i fluidi che si sono gia? accumulati. Cio? e? possibile grazie a creme per l'applicazione locale e alle formulazioni fitoterapiche in gocce.

Consideriamo pertanto l'Arnica nelle sue forme fitoterapiche disponibili, tintura madre e macerato glicerico: che differenza esiste ?

La differenza riguarda la pianta utilizzata per la preparazione: il macerato glicerico si ottiene utilizzando la pianta secca, la tintura madre si ottiene dalla lavorazione della pianta fresca.

In merito alla tintura madre, nell'adulto, la dose suggerita va dalle 50 alle 150 gocce al giorno a seconda dal problema specifico e dall'utilizzo di altri rimedi, quantitativo che usualmente viene suddiviso in 3 differenti assunzioni nell'arco della giornata. 

Foto Elena Barbini

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