x

x

Qualche anno fa, (in verità: tanti, porca ****!), un rugbista vecchio e saggio, alla vigilia dell’arrivo a Padova dell’allora Invincible Armada targata Mediolanum (Campese, Dominguez, Gomez, Giova, Little, Cutitta e I, Cutitta II, Properzi, Orlandi …) per il match di campionato,  alla domanda di un tifoso circa le possibili “contromisure che il Petrarca avrebbe potuto adottare per vincere la partita”, dopo aver finto di averci riflettuto sopra e di aver attentamente ponderato la risposta, se ne uscì con: “Dobbiamo puntare sul pullman”. E continuò: “Se il motore dovesse fondere in autostrada e non fosse possibile mandarne uno di riserva in tempo, se non trovassero taxi disponibili a prelevare i giocatori…”.

L’aneddoto (non ci fu alcun guasto, sul campo pagammo la tariffa, come era giusto che fosse) mi è tornato in mente l’altro giorno quando ho letto il comunicato con cui il team medico della Scozia informava la stampa circa lo stato dei giocatori infortunati nella rovinosa trasferta a Twickenham contro l’Inghilterra.

Tradotto dall’originale:

-      Mark Bennet, che ha sostituito l’estremo Stuart Hogg al 18’, ha lasciato il terreno di gioco dopo 4’ infortunato al ginocchio e a un braccio. In attesa di accertamenti, il suo Sei Nazioni può comunque dirsi finito.

-      Hogg, Tommy Seymour e Ryan Wilson sono stati trattati per concussion (commozione cerebrale) e sono attualmente sottoposti al previsto protocollo HIA

-      Finn Russell, Huw Jones (entrambi ginocchio) e Richie Gray (gemelli) sono stati precauzionalmente sottoposti ad accertamenti.

È fatta! Mi sono detto. Il pullman del Cardo ha sbiellato. Senza Hogg, Seymour, Huw Jones, Finn Russel, Ryan Williams, Richie Gray e forse qualcun altro allettato dopo lo tsunami londinese… stavolta torniamo a vincere a Murrayfield dopo il colpo del 2007. Un  precedente che ricordo benissimo: tre mete in un batter di ciglia (Bergamasco, Scanavacca, Robertson) tutte gentilmente regalate da una Scozia in versione sonno profondo che poi, per non smentirsi, rinunciò (avevano Patterson, mica brustolini!) a piazzare calci da posizione facilissima, arrivando, alla fine a perdere 17-37 davanti a 50 mila scozzesi profondamente segnati e, visto l’epilogo, tristemente sobri. Vinciamo noi perché, ho cercato di approfondire: loro dovranno schierare molte seconde scelte. Gente che, per forza di cose, non può essere all’altezza dei titolari infortunati. La Scozia tutta intera ha la metà degli abitanti della Lombardia! Ho ribadito a me stesso. Ci batteranno con i migliori 15, ma con i secondi e con i terzi credo proprio no. Non li asfalteremo, siamo scarsi a bitume, ma vincere, vinciamo noi! Il tutto pur sapendo del forfait di Campagnaro e di Favaro. Ottimista, lo ammetto. Ma non scriteriato al punto da non vedere la realtà.

Realtà contro cui sono andato a sbattere quando quel sifilone (intraducibile) di Verne Cotter ha comunicato la formazione che sarebbe scesa in campo sabato a ora di pranzo sul verde dell’impianto situato nella periferia occidentale della capitale.

Diavolo di un Cotter! Mi è venuto da esclamare, alla vista dei nomi di Hogg, Seymour, Finn Russel, Ryan Williams e Richie Gray in bella mostra nel XV di partenza. Ma non stavano tutti male, alcuni malissimo?

Non si fa così! Ho concluso. Non si illude così la (povera) gente. Uno ti telefona e ti avverte che quelli hanno fuso il motore, tu fingi di dispiacerti, la meni con la storia che ti sarebbe piaciuto giocarci contro alla pari per dimostrare a te stesso e al mondo quanto veramente vali… cianci sui valori fondanti e condivisi dello sport visto come sfida ai massimi livelli, insisti sul fatto che vincere facile non ti piace, ma che se proprio devi, lo farai. Rispolveri quel poco di latino che ti è rimasto dalle assemblee dell’anno della maturità (non so voi, il mio liceo ne fece 19) per dire che archivierai la seconda vittoria esterna della tua Nazionale del cuore alla voce “ha comunque vinto il migliore”… e questi guariscono! Ribadisco: non si fa così.

Andando con ordine: il loro triangolo allargato  è Hogg - Seymour - Visser; il nostro è Padovani – Esposito – Venditti. La coppia di centri contro cui ingaggerà battaglia la premiata ditta McLean (in campo per la quinta consecutiva, chapeau) – Benvenuti è composta da Dunbar e Huw Jones. Apertura davanti a Canna ci sarà Finn Russel. Alla mischia, anello teoricamente debole che non vale il titolare Laidlaw, giocherà Ali Price, 23 anni dei Guerrieri di Glasgow, non proprio un Carneade. Proseguendo… ma forse è meglio di no. Nel senso che non serve. 

Prendiamo perciò atto che quella di Edimburgo ha le connotazioni tipiche dell’ennesima missione impossibile. Sulla strada di un progresso di cui Conor O’Shea si è fatto garante nei confronti del movimento. È il suo lavoro, pardon: la sua mission. È qui per questo. Quindi: che vada come vada, e come deve andare. Ma soprattutto: ricordiamoci sempre che il Sei Nazioni è grande rugby. E che esserci è comunque un onore oltre che un privilegio. Per tutti. Esclusi quanti preferirebbero spezzare le reni al Portogallo, all’Olanda, alla Spagna o alla Germania e una o due volte l'anno anche alla Georgia. Se ci sono, che alzino la mano, mi piacerebbe conoscerne il nome e vederne la faccia.

 

Le formazioni:

Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Tommy Seymour, 13 Huw Jones, 12 Alex Dunbar, 11 Tim Visser, 10 Finn Russell, 9 Ali Price, 8 Ryan Wilson, 7 Hamish Watson, 6 John Barclay, 5 Jonny Gray, 4 Richie Gray, 3 Zander Fagerson, 2 Ross Ford, 1 Gordon Reid 
Panchina: 16 Fraser Brown, 17 Allan Dell, 18 Simon Berghan, 19 Tim Swinson, 20 Cornell Du Preez, 21 Henry Pyrgos, 22 Duncan Weir, 23 Matt Scott

Italia: 15 Edoardo Padovani, 14 Angelo Esposito, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Luke McLean, 11 Giovanbattista Venditti, 10 Carlo Canna, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse (c), 7 Abraham Steyn, 6 Maxime Mata Mbanda’, 5 George Biagi, 4 Marco Fuser, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Ornel Gega, 1 Andrea Lovotti
Panchina: 16 Leonardo Ghiraldini, 17 Sami Panico, 18 Dario Chistolini, 19 Andries Van Schalkwyk, 20 Federico Ruzza, 21 Francesco Minto, 22 Marcello Violi, 23 Luca Sperandio

KO: sabato ore 13.30
Murrafield stadium, Edimburgo

Arbitro: Pascal Gauzère (France)
Assistenti: Nigel Owens (Wales), Luke Pearce (England)
TMO: Marius Jonker (South Africa)

 

Risultati e classifica del 6 Nazioni - Clicca sul match per tabellini e statistiche

Foto FotoSportit