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L'Olimpico di Roma risponde con 67.721 spettatori per l'ultima in casa dell'Italia al 6 Nazioni. La Scozia parte con un cambio in formazione, David Denton non ce la fa e al suo posto parte Ryan Wilson mentre il sudafricano, “scozzese” dalla Rugby World Cup 2015, Josh Strauss prende posto in panchina.

Nei primi minuti la mischia chiusa sembra sorridere alla Scozia, Cittadini soffre e gioca sempre con le ginocchia a terra, ma il gioco al largo è dell’Italia che beneficia del primo calcio che Haimona mette nei pali, 3-0.

Poco dopo, complice la tensione, l’Italia difende male facendosi prendere l’interno un paio di volte, Hogg taglia la difesa come il burro e serve l’offload a John Barclay, 3-7. L’Italia fatica a rientrare in ritmo e patisce parecchio il possesso scozzese, su una fase insistita nella quale la nostra difesa è sempre stata in affanno un buco centrale di Hogg su Ghiraldini e Furno è stato finalizzato dal neozelandese John Hardie alla sua prima meta scozzese.

Nel momento di maggior sofferenza Michele Campagnaro ci ha messo sul piede avanzante portando un gran pallone, lo sviluppo veloce dell’azione ha visto una penetrazione di potenza di Garcia e offload per David Odiete che ha ipnotizzato la difesa prima di servire l’assist a Leo Ghiraldini, in meta al rientro, 10-17.

In mischia sono dolori, dopo la meta Italrugby subisce due calci diretti su due mischie chiuse giocate, è sofferenza pura! Laidlaw ci grazia disturbato da fischi fastidiosi, 10-17 a fine primo tempo.

L’Italia ha sofferto parecchio l’aggressività scozzese, così come ha sofferto in mischia chiusa, quando sembrava dovesse capitolare ha segnato una meta bellissima che l’ha tenuta in partitain un match difficile.

Il secondo tempo è partito come è finito il primo, mischia italiana in chiara sofferenza che ha concesso calci agli Highlanders (il primo a dir il vero per un tenuto a terra di Zanni) che Laidlaw non ha sbagliato, l’Italia è riuscita a rispondere solo una volta con Haimona, 13-26, il gap si è ampliato.

Al 61’ è arrivata la reazione d’orgoglio dell’Italia che ha imbastito delle belle fasi offensive al largo, Finn Russell rallenta un pallone in ruck e prende il giallo, sul prosieguo l’Italia sfonda la linea difensiva scozzese con la prima meta in azzurro di Marco Fuser, peccato che Laidlaw punisca subito una nostra indisciplina, 20-29.

Quello che stupisce è vedere Sergio Parisse giocare veloce il calcio di punizione in mezzo ai pali che avrebbe potuto fruttare il 23-29, la Scozia può così rifiatare e allontanare il pericolo, temporaneamente con 10 minuti ancora da giocare.

Con l’uomo in meno per un maldestro tentativo di intercetto del pilone WP Nel la Scozia riesce comunque a punirci con una magia di Stuart Hogg che regala un magico sottomano a Tommy Seymour, 20-36.

Capitan Greig Laidlaw può festeggiare un meritato man of the match grazie al suo piede quasi infallibile (7/8) e a una mischia dominante, Italrugby anche questa volta ha sbagliato nei momenti cruciali.

 

Tabellino formazioni e statistiche del match

 

Foto Elena Barbini

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