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Passano a Sidney gli All Blacks nel primo turno del Championship, Australia bella e determinata per 40 minuti, ma a fare la differenza sono stati i troppi errori australiani e la calma con cui gli All blacks hanno gestito il match.Con grande competenza e maturità hanno atteso e inflitto punti agli australiani ogni volta che ne èstato possibile.

Dopo soli tre minuti la prima marcatura è quella di Ben Smith che dopo un'azione insistita raccoglie una magia di Cruden, oggi in splendida forma. La partita assume una graduale crescita di intensità dove entrambe le squadre faticano a pulire i palloni in proprio possesso.Andare oltre il placcaggio diventa fondamentale.

Hooper, oggi tra i migliori in campo dei wallabies ruba e sporca palloni.Alla mezzora nel momento di massima fiducia australiana arriva la meta di Cruden che va a stoppare un lento calcio di liberazione di Leali'Ifano.Cinque minuti dopo è McCaw a schiacciare: ancora una volta un'azione assistita nei cinque australiani con Aaron Smith che è superbo e a gestire la distribuzione.Il capitano All Blacks si fa cosi' perdonare ben due calci di punizioni presi in trenta minuti, gli altri due li aveva probabilmente presi negli ultimi tre anni.

Allo scadere l'onnipresente Hooper ruba un pallone perso da una rimessa laterale e serve Genia, il mediano di mischia di Papua Nuova Guinea ha gambe da vendere e schiaccia in mezzo ai pali.Fine primo tempo All Blacks 25-.Australia 19.

Nel secondo tempo salgono in cattedra tutta la concretezza e le mani dei tre quarti All Blacks,marcano prima Conrad Smith e poi Ben Smith: il primo è in ottimo sostegno su una ripartenza del solito Aaron Smith ed il secondo va a chiudere una splendida azione al largo tutta tecnica e velocità All Blacks.Al 65 entra un fischiatissimo Quade Cooper, il pubblico di Sidney non sembra proprio apprezzarlo, e fa ben poco.Il match non ha piu' storia. Ancora due mete:la terza di Ben Smith e quella dell'orgoglio di O'connor.In sintesi si sono visti i soliti All Blacks, cinici e capaci come pochi di approfittare degli errori avversari, gli australiani devono senza dubbio rivedere qualcosa a livello di concentrazione.Finale:All Blacks 47-Australia 29

man of the match rugbymeet: Aaron Smith

Australia: Jesse Mogg, Israel Folau, Adam Ashley-Cooper, Christian Leali’ifano, James O’Connor, Matt Toomua, Will Genia, Ben Mowen, Michael Hooper, Hugh McMeniman, James Horwill, Rob Simmons, Ben Alexander, Stephen Moore, James Slipper.
Riserve: Saia Fainga’a, Scott Sio, Sekope Kepu, Scott Fardy, Liam Gill, Nic White, Quade Cooper, Tevita Kuridrani.

Nuova Zelanda: Israel Dagg, Ben Smith, Conrad Smith, Ma’a Nonu, Julian Savea, Aaron Cruden, Aaron Smith, Kieran Read, Richie McCaw (capt), Steven Luatua, Sam Whitelock, Luke Romano, Owen Franks, Andrew Hore, Tony Woodcock.
Riserve: Keven Mealamu, Ben Franks, Charlie Faumuina, Brodie Retallick, Sam Cane, Tawera Kerr-Barlow, Beauden Barrett, Ryan Crotty.

Marcatori 

All Blacks
Mete: Ben Smith (2, 56, 73), Cruden (30), McCaw (32), Conrad Smith (52)
Conversioni: Cruden (2, 30, 52), Barrett (73)
Punizioni: Cruden (19, 40+, 66)

Australia
Mete: Genia (39), O’Connor (81)
Conversioni: Leali’ifano (39, 81)
Punizioni: Leali’ifano (7, 12, 22, 28, 48)

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