Inghilterra multata per non aver rispettato la Haka neozelandese
Come anticipato da Rugbymeet World Rugby ha annunciato di aver preso provvedimenti sul comportamento indisciplinato di alcuni giocatori dell’Inghilterra durante la Haka dei neozelandesi. Prima della semifinale giocata sabato a Yokohama, e terminata con la vittoria dell’Inghilterra per 19-7, gli inglesi hanno risposto schierandosi davanti alla danza maori formando una V, la V di vittoria. Cosa del tutto regolare sino a qui, non fosse per il fatto che diversi giocatori alla estremità della formazione a V siano andati oltre la linea di metà campo violando il regolamento stabilito da World Rugby. Ad andare oltre la linea nonostante i richiami dell’arbitro Nigel Owens e dei suoi assistenti sono stati Joe Marler, Billy Vunipola, Mark Wilson, Elliot Daly, Luke Cowan, Dickie e Ben Youngs.
La multa rifilata alla RFU è di £ 2.000 (circa 2.300 €) ma world Rugby ha già annunciato che la somma sarà donata in beneficenza.
"L'Inghilterra è stata multata per una violazione delle regole della Rugby World Cup 2019 relative alle sfide culturali, secondo cui nessun giocatore della squadra che assiste alle danze pre partita può avanzare oltre la linea di metà campo", si legge in una nota.
"Tutte le multe emesse ai Mondiali del 2019 verranno donate al programma di beneficenza ufficiale di World Rugby, ChildFund Pass It Back, che sta aiutando oltre 25.000 bambini bisognosi in Asia."
C’è stato un unico precedente di questo tipo otto anni fa quando la Francia formò una freccia avanzante sulla Nuova Zelanda mentre eseguiva l'Haka prima della finale di Coppa del Mondo ad Auckland, davanti a tutti il capitano dei Bleus Dousatoir, anche in quella occasione i francesi furono multati di £ 2.500.
C’è da dire che la questione ha sollevato molto interesse a livello mondiale tanto che dal 26 ottobre, data della pubblicazione, il video della risposta inglese alla Haka degli All Blacks su YouTube è stato visto 4.118.515 volte, impressionante!
Il pilone dell’Inghilterra Mako Vunipola ha commentato così:
“Era nostra intenzione rispettarli ma volevamo anche assicurarci che capissero che saremmo stati pronti a tutto.”
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