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“Ho visto sul Gazzettino le foto della presentazione della partita del 26 novembre con il Sud Africa, l’hanno fatta ieri in comune”. La voce al telefono è quella di un mio vecchio conoscente. Non ha mai giocato a rugby ma di partite, soprattutto del Petrarca, del Valsugana e del Cus Padova, ne ha seguite parecchie. È uno dei tanti tifosi che la nostra Nazionale ha in giro per l’Italia. Nonostante i risultati che ultimamente esaltanti non sono. “Ma il presidente della federazione fa attore? Non dirige un’azienda di componentistica industriale? ” mi domanda prima di salutarmi. Al momento, preso alla sprovvista e pensando a una sottile quanto incomprensibile forma di ironia, balbetto una risposta qualsiasi. Roba del tipo: “… sai com’è. A quei livelli, tutti i personaggi pubblici sono costretti a recitare. Almeno un poco, almeno in pubblico. Eletti o non eletti che siano”. “Ma guarda che dico sul serio!” insiste lui. E racconta: “Ieri mio nipote era in salotto con alcuni suoi compagni di scuola, guardavano la TV, sai quelle, come si chiamano… sit qualcosa, mi pare!”. “Sit com” completo e confermo. Continuando a non capire. Almeno fino a quando mi detta un titolo. Che nell’inglese fonetico del mio amico Sergio Penurìa suona: uan men stendin. Una serie televisiva prodotta dalla Abc che è andata in onda fra il 2011 e il 2017. In Italia con il titolo tradotto di “L’uomo di casa”. Grazie Wikipedia! “Giuro che è lui!” sono le parole con cui il mio amico si congeda. “Stasera ti mando il coso, il… l’aggancio, come c… si chiama!”. “Il link” lo soccorro. “Quello!”. Questo ieri. Oggi, tornato a casa, ho trovato nella posta il necessario per verificare: Italia 1 prima delle 4, recitava il messaggio in codice. Non proprio un link, in effetti. Un aggancio, una soffiata. Fatto. Opinione personale: il mio amico ha ragione. Nel senso che: Alfredo Gavazzi non farà di secondo mestiere l’attore, nell’ambiente lo saremmo venuti a sapere, credo. Il mio amico e collega Ivan Malfatto me l’avrebbe detto. Lui che non molla Gavazzi neanche quando… va a comprare i giornali. Forse. Ma quel Timothy Allen Dick… Voi cosa ne pensate? Qualcuno se n’era mai accorto? Si chiamano sosia… Per fugare o alimentare altri dubbi sarebbe il caso di scovare la versione in lingua originale. Così, tanto per identificare l’accento. Fosse bresciano… Pota!