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Presentato a Venezia, impegnato per l’Italia nel Tour dei club di Top10 e presente a Parma proprio durante la presentazione del massimo campionato italiano targato Peroni. Ci sono tante speranze e buoni propositi riposti in Kieran Crowley per il futuro di questa Italrugby. Un lavoro che per forza di cose passa dai giocatori che si hanno a disposizione, una delle prime novità dall’insediamento del neozelandese infatti sta nell’allargamento del bacino di utenza dell’alto livello italiano, non più solo Nazionale maggiore e due franchigie ma anche Top10.

 

Lo staff tecnico dell’Italrugby guidato dal responsabile dell’alto livello Franco Smith sta facendo visita a tutti i 10 club del massimo campionati domestico. “Abbiamo due obiettivi: Il primo riguarda il miglioramento delle relazioni, coi club e coi loro staff tecnici. Il secondo riguarda il servizio di supporto tecnico che possiamo offrire ai club, aiutandoli a salire di livello e al contempo monitorando i giocatori. Il rugby in Italia va vissuto tutti assieme”.

 

A breve il primo raduno di Verona in preparazione dei test match autunnali (gli azzurri sfideranno Nuova Zelanda, Argentina e Uruguay ndr) a cui parteciperanno anche atleti selezionati per la Nazionale “A”. Cosa ci dobbiamo aspettare da questa nuova Italrugby 2021?

 

“Abbiamo delle sfide enormi, delle prossime 8 partite 7 saranno contro nazionali tra le prime 10 al mondo. Dobbiamo stabilire una identità, abbiamo bisogno di rispetto e credibilità, questo è l’obiettivo” risponde Crowley. “Abbiamo bisogno di trovare la nostra identità di gioco, non significa necessariamente vincere, ma lavorare sulla performance, una volta trovato il nostro gioco arriveranno anche le vittorie”.

 

“Rispetto e credibilità sono la nostra mission” ribadisce Crowley.

 

 

 

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Foto Alfio Guarise

 

 

 

 

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