x

x

L’obiettivo è fare quello che a nessuno è riuscito nella storia del Sei Nazioni: vincere il terzo titolo consecutivo, allungare la serie e dare un senso a un progetto partito da lontano. L’Irlanda si presenta ai blocchi di partenza del Torneo pensando in grande, vuole offrire conferme al suo sistema di gioco oramai codificato e dimostrare di saper andare oltre le assenze dei suoi immensi condottieri. Prima il saluto (quasi) indolore a un insostituibile come O’Driscoll, adesso l’addio al totem capitano di infinite battaglie O’Connell, carriere irripetibili che hanno segnato l’era dorata del rugby in verde.

Ma Joe Schmidt, il pragmatico tecnico neozelandese che ha dato sostanza e continuità al programma dell’Irfu, parla con tranquillità di emozione e dell’obiettivo disegnato nel tris di successi senza nascondersi dietro a comodi alibi.

Si parte a Dublino contro il Galles e subito la sfida celtica svelerà le ambizioni irlandesi. C’è da dimenticare la delusione del quarto di finale del Mondiale contro l’Argentina, là dove l’Irlanda era arrivata sentendosi l’eletta del Vecchio Continente ovale, quella dal gioco più bello e concreto, ma decimata dagli infortuni che avevano appiedato i suoi leaders. Il rugby color verde speranza vuole percorrere nuovi orizzonti luminosi facendo tesoro di quell’amarezza.

 

Foto Elena Barbini

ISCRIVITI AL SOCIALNETWORK DEL RUGBY!!!