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Una domanda, dopo aver visto l'Uruguay battere gli Azzurri di Gianluca Guidi (30-21) nella prima uscita della Nations cup 2017 in corso di svolgimento a Montevideo: ma questi (bravi ragazzi e mediamente pure simpatici), da cosa dovrebbero emergere? Dalla desolante pochezza tecnica,  atletica e tattica che hanno confermato essere il loro (comune  condiviso) tratto distintivo nel corso degli 80' contro Los teros? E ancora: ma quale dovrebbe essere il traguardo da tagliare, l'obiettivo da cogliere, il livello cui attingere, una volta completata l'emersione? L'alto livello internazionale? Ma mi faccia il piacere! Direbbe il Principe. Che poi troverebbe naturale domandarsi: "Nojo volevan savuar, ma per andare dove dobbiamo andate, dove dobbiamo andare?".

Che tristezza questa Italia Emergenti – Uruguay! E lo dico essendo assolutamente certo della sensatezza delle convocazioni fatte, della formazione mandata in campo e delle qualità dello staff tecnico. Ed è esattamente per questa ragione che mi preoccupo, che lo sconforto aumenta, invece di scemare. Istantanee di una serata davvero dimenticabile, a poche ore dalla lezione impartitaci dalla Scozia a Singapore. Dall'album di famiglia (la nostra, quella di tutti noi, sia chiaro!): Fragnito che al 59' rifila un isterico e stizzito colpetto di ginocchio a un avversario a gioco fermo dopo essere stato asfaltato con tutto il resto del pack in un'impietosa mischia ordinata con la retro innestata. Rosso! Bettin che si vede passare davanti tale Lijntestein al minuto 64 senza accennare qualcosa che assomigli a un'accelerazione, salvo seguirne con lo sguardo il placido incedere fino alla linea bianca. Buscema che sotto pressione letteralmente si spegne e si scioglie, scompare. Certi lanci in rimessa laterale, che neanche scapoli-ammogliati. Niente di buono, dunque? No, sarebbe disonesto sostenerlo. L'intervento in diretta di Sebastian Negri, il nostro capitano uscito dopo una manciata di minuti causa problema muscolare, nel post gara ai microfoni televisivi. Da applausi il suo inglese, davvero fluente e sintatticamente impeccabile. L'avrà imparato in Inghilterra, dove giocava in terza divisione fino a un anno fa. O sarà perché è nato e cresciuto in Sud Africa. La prossima è contro la Namibia. Forza ragazzi, peggio sarà impossibile.

Prossimo impegno per l’Italia Emergenti in calendario mercoledì 14 giugno alle 16 italiane contro la Namibia nell’incontro valido per la seconda giornata della Nations Cup.

 

Montevideo (Uruguay), “Estadio Charrua” – sabato 10 giugno

Nations Cup, I giornata

Uruguay v Italia Emergenti 30-21 (13-14)

Marcatori: p.t. 13’ m. Arata tr. Albanell (7-0); 21’ c.p. Albanell (10-0); 28’ m. Buscema tr. Azzolini (10-7); 35’ c.p. Albanell (13-7); 40’ m. Iacob tr. Azzolini (13-14); s.t. 43’ m. Cat tr Abanell (20-14); 63’ m. Lijtenstein tr. Silva (27-14); 66’ m. Giammarioli tr. Mantelli (27-21); 75’ c.p. Silva (30-21)

Uruguay: Silva; Gibernau, Cat, Vilaseca, Leivas; Albanell (50’ Della Corte), Arata (59’ Lijtenstein); Diana (33’-38’ Gattas), Soto (56’ Nieto), Gaminara (cap) (60’ Hernandez); Leindekar (41’ Dotti), Magno; Echeverria (60’ Sagario), Kessler (75’ Echeverria), Benitez (52’ Gattas)

A disposizione non entrato: Sanguinetti

All. Meneses

Italia Emergenti: Buscema; Bruno, Bettin, Lucchin, Susio (63’ De Santis); Azzolini (56’ Mantelli), Marinaro; Giammarioli (68’ Gregorio), Negri da Oleggio (cap.) (5’ Amenta), Corazzi; Krumov, Ortis (57’ Fragnito); Iacob (56’ Tenga), Makelara (41’ Daniele), Appiah (47’ Zago)

All. Guidi

Arb. Kurt Weaver (USA)

Cartellini: al 27’ giallo a Benitez (Uruguay); al 58’ rosso a Fragnito (Italia Emergenti)

Calciatori: Azzolini (Italia Emergenti) 2/3; Albanell (Uruguay) 4/4; Silva (Uruguay) 2/2; Mantelli (Italia Emergenti) 1/1