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Mentre nel Vecchio Continente tira l’aria del Sei Nazioni, nel Nuovo Continente ha preso il via la seconda edizione dell’Americas Rugby Championship. Meno spettacolare del Six Nations e del Rugby Championship ma pur sempre un evento che gratifica il prestigio della palla ovale che già grazie a Rio 2016 ha ottenuto maggiore visibilità a livello globale.

La scorsa settimana, il 3 febbraio, a Sao Paulo il Brasile di Rodolfo Ambrosio (italo-argentino, utility back dell’Italia di Bollesan alla RWC 1987) ha battuto il Cile per 17-3, a segno Matheus Cruz e Felipe Sancery (già internazionale del Brasile Sevens a Rio 2016).

Il giorno seguente al Toyota Field di San Antonio, Texas gli Stati Uniti vincono la prima sfida con l’Uruguay in un match molto combattuto terminato 29-23. A segno il capitano degli States Blaine Scully (Cardiff Blues) e Bryce Campbell, per l’Uruguay mete di Facundo Gattas e Alejandro Nieto.

Nell’ultima sfida, giocata quando in Italia sono le 2:00 di notte, l’Argentina XV del coach Felipe Contepomi vince in casa del Canada a Vancouver schierando una squadra di “giovani leve”: 20-6 il risultato finale con le mete di Santiago Medrano e Secundo Tuculet.

Nella notte di domani si giocherà la seconda giornata:

Alle 22:00 ora italiana (le 15:00 negli USA) a Austin in Texas gli Stati Uniti affrontano il Brasile

Alle 23:10 (19.10 in Argentina) la squadra di Contepomi affronta l’Uruguay all’Estadio Villa Mitre di Bahia Blanca.

Alle 2:00, a Vancouver, il Canada affronta il Cile.